Difficilissimo, se non impossibile, stare dietro alla discografia dei Boris ma è uno sforzo che è raccomandato, soprattutto ai più curiosi e coraggiosi fan della musica strana. Dopo il rumorosissimo "No", praticamente un disco thrash metal punk, il trio giapponese realizza il compendio "W" (che unito a "No" fa "NoW") come "Wata", ovvero l'unica cantante del disco. Il primo lato è impalpabile, quasi etereo: accenni di elettronica, dream pop soffuso e tanta rilassatezza: perfetto per il catalogo Sacred Bones. Con il quinto brano "The Fallen" si cambia registro e tornano i Boris più "Melvins" con chitarrone spesso e batteria alla Dale Crover che non parte mai. "Beyond Good And Evil" torna soffusa, quasi impalpabile per poi esplodere in una coda shoegaze. "Old Projector" sembra quasi un brano dei Sigur Ròs, mentre "Old Projector" è puro drone-metal. Chiude il disco la lunga e oscura "You Will Know" che potrebbe essere uscita da un disco degli Jesu.
Boris ci hanno abituato a non aspettarci qualcosa di già sentito e "W" non fa eccezione. Fondamentalmente un altro centro da parte dei Boris, da comprare se amate la loro versione più soffice o se volete far ascoltare ai vostri amici un bignami delle loro sonorità senza ammattire tra un disco e l'altro.
[Dale P.]
Canzoni significative: Icelina, The Fallen.
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