C'è chi adora il doom classico, quello classicissimo e quello fuori di testa. Personalmente la mia preferenza va alla terza opzione. Body Void, recensiti con colpevole ritardo, sono decisamente fuori di testa. Il primo motivo è che suonano a volumi da galera: se non suonano riffoni super ribassati le chitarre si perdono in fischi assurdi. Poi perchè si sente che adorano stare male (e penso che l'acufene sarà uno dei loro problemi minori da vecchi) e far star male chi hanno intorno.
Doom, sludge, noise e underground metal si fondono in questa bestia orrenda per dare vita a quattro brani da circa 13 minuti cadauno come degli Eyehategod che jammano con Uniform, Thorr's Hammer, Burning Witch, Souvereign. Non c'è melodia, giusto qualche apertura vagamente "post" per dare una sterzata di epicità. Probabilmente se lo faceste girare al doppio della velocità suonerebbe ancora lento.
Per me il disco doom dell'anno, con buona pace delle fighette Iommi-dipendenti.
[Dale P.]
Canzoni significative: Laying Down In A Forest Fire.
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