Nel 2016 i Blood Incantation hanno fatto parlare di se grazie all'ottimo esordio "Starspawn". Tre anni dopo sbancano tutto proponendo "Hidden History Of The Human Race", clamoroso fin dalla copertina. Il quartetto di Denver suona death metal tecnico con voce gutturale, infarcito di progressive, psichedelia, stacchi al limite dell'assurdo, break arpeggiati, atmosfere spaziali ma soprattutto di riff tellurici, batteria schiacciasassi e assoli schizoidi. Quattro brani in 36 minuti che manderanno in estasi fan di Morbid Angel, Death, Voivod, Pan Thy Monium, Cynic, Edge Of Sanity, Mekon Delta, ma anche tutti coloro che ricercano qualcosa di diverso rispetto al classico disco death metal. Senza dubbio una nuova pietra miliare per il genere.
[Dale P.]
Canzoni significative: The Giza Power Plant, Awakening From The Dream Of Existence To The Multidimensional Nature Of Our Reality.
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