Sono 24 anni che porto avanti questo sito. E con i miei lettori abbiamo visto passare ogni tipo di trend metallaro; nel mentre siamo cresciuti come ascoltatori e siamo andati a scavare indietro, a destra e a sinistra del genere. Non ci spaventa il drone mono nota, sappiamo apprezzare tecnicismi arditi, adoriamo riff contorti e quelli orecchiabili, la voce gutturale non ci rappresenta un ostacolo ma spesso lo vediamo come un abbellimento. E' quasi con gli occhi lucidi che mi sento di presentarvi il nuovo disco dei Blood Incantation "Absolute Elsewhere" lavoro che suona come la somma di un percorso estremo che abbiamo fatto assieme.
Sostengo da sempre che i quattro del Colorado potrebbero tranquillamente essere dei vecchi partecipanti al rimpianto forum o dei clienti del negozio di dischi in cui lavoro. Magari quelli più "avanti" e preparati, quelli che magari non dispensano troppi consigli ma quando lo fanno c'è solo da rimanere a bocca aperta.
Se siete quindi dei frequentatori di vecchia data di Taxi Driver sapete già che dentro i solchi troverete ogni tipo di follia sonora. E godrete. Ora però spiego il disco a tutti gli altri.
Dopo aver conquistato i favori di critica con l'acclamato "Hidden History Of The Human Race", uno disco death metal che riportava in auge Morbid Angel e Death rendendoli più "moderni", i Blood Incantation si sono lanciati in una curiosa serie di sperimentazioni ambient. Che, ovviamente, hanno destato curiosità fra l'ala più freakettona del genere e disgusto tra i trve defender. Dopo aver visto entrambe le versioni espresse dal vivo in due differenti set al Roadburn 2024 posso dire che in qualsiasi modo li si ascolti hanno saputo estasiare i presenti.
Se fino ad oggi la versione ambient e quella death metal tecnico erano scisse in due tronconi separati in "Absolute Elsewhere" finalmente convivono fluidamente, una in funzione dell'altra. Le cose vengono messe in chiaro velocemente già dopo i primi minuti di "The Stargate" (uno dei pezzi presenti nel disco dalla durata di 20 minuti cadauno) in cui sono ospiti i Tangerine Dream, lanciando nella stratosfera il sound del gruppo. Nel lato B ("The Message") sembrano apparire i Pink Floyd dopo aver buttato giù dal palco i Voivod. E il tutto senza apparire come un'inutile forzatura o una brutta copia di qualcos'altro.
Forse non appagherà i metallari in cerca di tupa-tupa ma, come premesso, gli utenti cresciuti con questo sito hanno trovato la loro nuova pietra miliare. Grazie Blood Incantation.
[Dale P.]
Canzoni significative: The Stargate, The Message.
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