Il nuovo amore di Zakk Wylde sono gli Alice In Chains. La chitarra di Toni Iommi si trasforma in quella di Jerry Cantrell, più moderna ma sempre degna di essere tributata dei giusti onori. Allo stesso tempo, Zakk, cerca di immedesimarsi in Layne Staley, cantando in modo molto ulceroso e malato, cercando di imitare lo stile di uno dei più grandi cantanti degli anni 90. A chiudere il cerchio arriva Mike Inez bassista della band da Dirt in poi.
Il cambiamento di Zakk farà sicuramente storcere il naso ai puristi. Il disco risulta, infatti, nella sua interezza molto tranquillo, basato su riff di chitarra acustica. Pensate agli Alice In Chains di Dirt e Jar Of Flies e avrete un'idea. Secondo me, il risultato finale è molto buono, certamente non arriviamo alle vette della band originale ma giusto poco sotto. Consiglio questo Hangover Music Vol.VI ai veri fan di Zakk Wylde che si studieranno ogni nota, ai fan degli Alice In Chains e a tutti coloro che vogliono un disco suonato da dio ma senza orpelli inutili. Ma i metallari più chiusi sono avvertiti: scordatevi i Black Sabbath.
Segnaliamo un tributo a Layne nell'omonima canzone.
[Dale P.]
Canzoni Significative: Steppin Stone, Yesterday Today Tomorrow.
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