Dan Yemin (Paint It Black, Lifetime) al basso, Matt Ryan (Calvary) e Kevin Sommerville (Lighten Up) alle chitarre, Jeff Tirabasi (Walleye) alla batteria, Tim Singer (Deadguy, Kiss It Goodbye) alla voce. Questi cinque veterani della scena post-hardcore è da un paio di anni che se la suonano con passione e "allegria". Prima di "Your Neighbors Are Failures" hanno scaldato i motori con due EP: This May Hurt A Bit e Along Came A Bastard.
Arrivano finalmente al long playing e sebbene la band sia attempata hanno l'energia degli splendidi cinquantenni che fanno jogging tutte le mattine. "Hai mai provato a fare jogging?" si domandano? La risposta non è quella che vi aspettereste. O meglio è la risposta che vi aspettereste da un branco di incazzosi cinquantenni che vogliono farsi i cazzi loro, che odiano il mondo e che pensano che l'uomo comune faccia schifo.
Il disco è un concentrato di noise rock e disagio. Qualcuno ha citato Henry Rollins e forse sì, sarebbe bello che il vecchio Black Flag suonasse in una band noise rock anzichè fare spoken words in giro. Ecco, Tim Singer gli spoken words non li fa ma adora ancora sputare veleno nel microfono sentendo dietro di lui una band che rockeggia duro.
Un album senz'altro necessario per loro ma in parte anche per noi.
[Dale P.]
Canzoni significative: The Man Who Never Cries, Sorry You're Not A Winner.
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