"Sono rimasto molto sorpreso dal fatto che i nostri fan non erano assolutamente interessati a conoscere gli altri membri del gruppo [riguardo agli Zwan]. Forse sono arrivati prima di me alla conclusione che non erano delle belle persone e poco interessanti". Parola di Billy Corgan.
E come ovviare al problema che da Billy Corgan ci si aspettano solo gli Smashing Pumpkins o, al massimo, Billy Corgan stesso?? Un disco solista è la cosa più scontata. Infatti, il disco in questione, è la seconda avventura da solo dopo il discreto successo del libro di poesie pubblicato i mesi scorsi!
Onestamente non mi aspettavo più niente da Billy Corgan (come non ci si aspetta più niente, per esempio, anche da Evan Dando, da Neil Young, dai New Order). Basta il compitino e la possibilità di sentire la sua voce, così amata e così odiata.
Invece, il disco riesce a stupire. Immaginatevi una versione gotica di Adore, quasi ballabile; se non fosse che la produzione privilegia la voce più del ritmo.
Billy accontenta così i suoi fan, quelli che di lui amano anche l'aspetto più oscuro, quelli che grazie a lui hanno i dischi dei Cure, dei Bauhaus, dei New Order, dei Joy Division, dei Killing Joke, di David Bowie, dei Nine Inch Nails.
Tra i solchi di "The Future Embrace" non troverete il rock settantiano psichedelico degli Smashing Pumpkins e neanche quello da arena-rock degli Zwan ma 12 canzoni sospese tra pop ed elettronica finto-lofi che non sarebbero stonate nella colonna sonora di Donnie Darko.
Un disco, ovviamente, riservato solamente ai fan di Corgan che saranno felici di ascoltare la sua voce e di sapere che la sua vena ispirativa non si è esaurita ma solamente normalizzata su scale più terrene.
[Dale P.]
Canzoni significative: Mina Loy, Walking Shade.
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