Big Brave e The Body sono fra le band più pesanti attualmente in attività. Pesanti dal punto di vista della proposta, pesanti per il suono che malleano abitualmente. Ero quindi molto curioso per questa collaborazione che prometteva di essere letteralmente devastante per le nostre povere orecchie.
Essendo però due band geniali in tutto quello che fanno i 7 (3+2+2 intrusi) si sono ritrovati invece per suonare la musica più leggera mai fatta: il folk. Folk che prende dal Canada, dall'Inghilterra e degli Appallacchi, risuonato e rivitalizzato con l'intensità che solo questi personaggi ultra sensibili sono in grado di riprodurre. Inutile dire che a fare da leone è la performance vocale di Robin Wattie ma è indubbio che anche il resto della band ci metta del proprio per far vibrare i sensi dell'ascoltatore.
Tantissimi i momenti da pelle d'oca in un disco che è da affiancare negli ascolti tra l'ultimo Lingua Ignota (Sinner Get Ready) e l'ultimo Low (Hey What). Bravi tutti.
[Dale P.]
Canzoni significative: Oh Sinner, Hard Times.
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