A rileggere il nome Be Your Own Pet si torna indietro a quando eravamo ventenni, quando il rock era Strokes, White Stripes, Yeah Yeah Yeahs, The Hives, Von Bondies, Soledad Brothers. Era il cosidetto periodo revival rock, una sorta di fiammata di ritorno in un periodo dominato da elettronica e lungaggini post-rock. Be Your Own Pet godettero di un discreto hype, per me meritato, per molti totalmente inutile, anche grazie alla giovane età e alla bella presenza della grintosa Jemina Pearl sorta di risposta rock a Brody Dalle.
Sembrano passati secoli, il mondo è mutato ma non troppo. C'è meno post-rock, l'elettronica non manca ma allo stesso tempo esistono molte più formazioni con grintose frontwomen. Amyl And The Sniffers o, per rimanere più o meno nel genere, The Bobby Lees e Screaming Females sono quelle che più si avvicinano al sound proposto 15 anni fa dal quartetto di Nashville.
La copertina di "Mommy" vede Jamina nel ruolo di una dominatrice completamente in leather, un po' su di peso, mentre i tre soci sono sì invecchiati ma immediatamente riconoscibili. Lo shock iniziale sbiadisce subito quando ci rendiamo conto quanto siamo cambiati anche noi in questi 15 anni. Non è però cambiata la musica e la capacità del quartetto di scrivere ottime canzoni a cavallo fra rock classico e garage nella tradizione Iggy Pop. Il marchio Third Man non deve stupire per due buone ragioni: la prima è che il sound proposto è quello che piace tanto a Jack White, la seconda è che Jemina è sposata proprio con il co-proprietario Ben Swank, già batterista dei Soledad Brothers. Al di là dei gossip "Mommy" piacerà ai quarantenni che hanno portato la band nel cuore tutti questi anni e si stupiranno di vederne una versione sexy e grintosa, in un certo senso matura. Proprio come una Mommy.
[Dale P.]
Canzoni significative: Pleasure Seeker, Worship The Whip, Big Trouble.
|