Rosso, Blu, Giallo & Verde, Viola. Nel 2019 siamo a Oro & Grigio, continuando il concept colorato che contraddistingue la band di Savannah. E dato che squadra che non vince si cambia c'è l'ennesimo cambio di formazione: entra alla chitarra la talentuosa Gina Gleason chiamata a sostituire Pete Adams, uno dei beniamini del pubblico e anima metal della band.
"Gold & Grey" conferma il sound dei Baroness che conosciamo da almeno un paio di album: un metal alternativo sporcato dal post rock, dallo sludge e dal progressive, decisamente più morbido rispetto agli esordi. E' un peccato che John Baizley punti sulla morbidezza perchè la band quando vuole "spaccare" lo sa fare molto bene con riff vorticosi, armonizzazioni metal e idee fantasiose. Purtroppo però la maggior parte del disco è formata da brani più "ammiccanti" e meno d'effetto, suonando come una versione più grezza e sporca dei Dredg.
Baroness fin dal primo disco sembrano non voler sfruttare l'enorme potenziale a propria disposizione e anche l'inserimento di Gina a conti fatti suona un po' sprecato. Bravissima chitarrista e buona cantante speriamo che in futuro possa farsi largo anche in fase di composizione e togliendo Baizley da questa tendenza lamentosa e un po' monotona. Diciamolo chiaramente: John è un ottimo illustratore, un bravo songwriter ma un cantante decisamente limitato. Sono sicuro che se Gina fosse alla voce la band ne gioverebbe. Ma ovviamente è un'ipotesi poco credibile. Rimandati per l'ennesima volta.
[Dale P.]
Canzoni significative: Front Toward Enemy, Borderlines, Throw Me An Anchor.
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