Gli Apiary sono cinque giovanii ragazzi californiani e sono incazzatissimi. Dopo aver ascoltato il loro album mi sono quasi commosso e, chi ama la nicchia della musica e ha gusti musicali che non variano se non per semplici sfumature dovute più che altro alla tecnologia, mi potrà capire.
Ho già avuto modo di discutere di questo album in diverse occasioni e si sono sprecati paragoni eccellenti rimembrando i bei momenti di Meshuggah e Dillinger Escape Plan ma ciò non descrive a pieno la violenza sonora che un giorno , spero vi colga, durante le tredici tracce che mi accompagnano durante questo intervento.
Vorrei quindi fare un appello a tutti coloro che hanno trovato ricovero spirituale nei Mastodon ed esortarli ad ascoltare questa band perché gli Apiary continuano il lavoro di creazione di un nuovo genere che non ha ancora nome ma che sempre più spesso ci lascia avari di ascolti visto lo strapotere qualitativo di band già citate precedentemente.
Posso giurare che non sono una brutta copia di nessuno e che i ragazzi sanno suonare e bene e spalano quintali di letame ai più insospettabili: violenza, potenza, tecnica, gusto nell’esprimerla e una certa dose di ironia.
Per quanto mi riguarda è fisso nella Top Ten 2006.
[ADam]
Canzoni significative: tutte.
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