Probabilmente fra una decina di anni ci chiederemo cosa ci trovavamo di interessante negli Amyl And The Sniffers, ma ora sono la band giusta al momento giusto. Un po' come gli Idles, un po' come gli Sleaford Mods (con cui Amy ha duettato nel loro ultimo disco), un po' come i Viagra Boys (e il duetto c'è stato anche con loro).
Perchè? Perchè nel loro approccio arrogante e divertente hanno ridestato l'attenzione del pubblico giovane verso suoni grezzi, punk e antemici. Merito di Amyl che vive ogni parola e nota come fosse l'ultima della sua vita, con un impeto che sembrava proibito dai salotti buoni. Ma la gang di bifolchi con il mullet è entrata in quei salotti con il reggiseno svolazzante e i doc martens e li ha ribaltati con forza e decisione. Impossibile non notarli, impossibile non farsi trascinare da canzoni come "Some Mutts", "70's Street Munchies" ispirate al punk rock australiano più marcio e scorretto e al locale movimento "Sharpies" anni 70.
Arrivano così al secondo disco (terzo se contiamo l'obbligatoria raccolta dei primi singoli "Big Attraction & Giddy Up") "Comfort To Me", presentato con una copertina che è difficile dire se sia possibile fare di peggio assemblata da Bráulio Amado, già al lavoro con Refree e Roisin Murphy. La musica, per fortuna, è decisamente meglio. Amyl è brava a tirare fuori grintose melodie stradaiole su basi punk / hard rock piuttosto minimali. Si sente che la ragazza ha ascoltato parecchi dischi e di quelli giusti, sia punk, hardcore, hard rock, metal o rap. Sa come declamare, più che cantare. Ed è quello che vogliamo da lei. Qualche brano un po' riempitivo abbassa la tensione qua e là ma anche in questo "Comfort To Me" troviamo delle buone ragioni per cantare a squarciagola. O per andarli a vedere il fortunato giorno che capiteranno da queste parti.
[Dale P.]
Canzoni significative: Guided By Angels, Hertz.
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