Mastodon, Melvins, High On Fire, Intronaut, Kylesa, Lesbian, Baroness e ora anche gli Akimbo. E' l'armata di metal che non piace ai metallari: troppo sporchi per entusiasmare i puristi della tecnica, poco cattivi per guadagnarsi la stima dei più oltranzisti, queste sono band che partono dal metal genuino dei primi anni 80 e lo mescolano con forti dosi di doom, sludge e progressive, sonorità che fra qualche anno ci ricorderemo con grandi sospiri e ammirazione come nominare oggi i Voivod.
Ora però ce le possiamo ancora godere, soprattutto senza sputtanamenti derivati da giornalisti in via di definizioni trendy o da fotografie da catalogo di moda. Band sudate, sporche e imperfette, che pensano ad saturare valvolare e a spaccare rullanti, a martoriare corde e a rovinare una voce come non ci fosse un domani...
Gli Akimbo sono una macchina rock/metal con forti accenni Melviniani, sparati a folle velocità ma capaci di perdersi in riff sludge o in assoli di batteria senza senso o di massacrare le orecchie degli ascoltatori con urla acidissime. Un nome di culto che arriva con "Navigating The Bronze" al quinto disco e da cui vi consigliamo di partire per inoltrarvi nel resto della loro discografia.
[Dale P.]
Canzoni significative: Megatherium, You Can Hear The Honey.
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