L'importanza degli Afterhours nell'economia del rock italiano è indubbia. Senza di loro non sarebbero mai venuti fuori tanti gruppi che ora godono il rispetto del pubblico e della critica. (Devo ricordare che Manuel ha prodotto e scoperto gente come Cristina Donà, La Crus, Persiana Jones, Africa Unite, Pitch, Prozac +, Massimo Volume, Casino Royale, Sottotono, Mau Mau, Ritmo Tribale, Voci Atroci e tanti altri?) I loro concerti sono senza dubbio uno dei migliori live-act della penisola. Dopo 3 dischi in italiano è venuta l'ora della consacrazione. I brani presenti nel cd sono infatti i migliori episodi del gruppo (anche se manca Pop) raccolti durante l'ultimo tour dell'anno scorso. Le date scelte sono quelle di Torino, Verona, Milano, Genova, Rimini, Roma, Firenze e Modena per il cd elettrico e Civitanova per quello acustico. Cosa dire? Questo cd è irrinunciabile per chiunque e ora andiamo vederne il perchè. Innanzitutto la scaletta è fantastica. "Germi" e "Siete Proprio Dei Pulcini" colpiscono come pochi. Cattiveria, sarcasmo e potenza racchiusi in due grandissime canzoni. "Rapace" è sempre bella in qualunque versione si possa sentire e anche ascoltandola miliardi di volte non perde niente del suo fascino iniziale. "Male Di Miele" è bellissima e si sente tutto il trasporto del pubblico e il lavoro nascosto di Xabier (l'uso della chitarra farebbe invidia a Thurston Moore!). Che dire de "L'Estate"? J Mascis vorrebbe aver scritto una canzone così! E poi dal vivo ve la ricordate? Quando Manuel e Xavier si cacciano per terra a manipolare gli effetti??? E l'incidere di "Non si esce vivi dagli anni 80"? Una canzone manifesto che ci fa dimenticare che Manuel e soci sono usciti vivi da quegli anni. Mi ricordo ancora il casino assordante durante il ritornello della canzone. Tutti a cantare e nessun a capire niente di quello che succedeva! Ascoltando il cd vivrete quei momenti alla perfezione. A metà disco arriva "Simbiosi". Un po' di psichedelia, un po' di poesia, calma totale. Per la prima volta si sentono gli archi (presenti sul palco). Poi un crescendo che ricorda tanto la coda di Present Tense dei Pearl Jam. Verso la fine la chitarra riesce a farti toccare il cielo e poi ti risbatte per terra. Nel giro di un attimo. Poi Emidio Clementi (Massimo Volume) recita alcune frasi. Traspordando il tutto in un complesso altamente evocativo. Tredici minuti. Imperdibili. Poi il vero inno generazionale. "Sui giovani d'oggi ci scatarro su". Registrato indovinate dove? Al Leoncavallo! Questo è punk, questa è arte! Husker Du, Replacements, Black Flag, Minutemen, Dinosaur Jr, Sonic Youth tutti racchiusi in una breve canzone. Tutto il catalogo SST è qua! Volete riposarvi? Non è ancora il momento. Tocca a "Dea". I Nirvana di Bleach, i Tad, i Green River. La preistoria del Grunge. Il punk americano degli anni 80. Perchè Jack Endino o Steve Albini non hanno mai prodotto gli Afterhours?? "L'inutilità della puntualità" colpisce per il particolare cantato e per il rumorosissimo finale. "Lasciami leccare l'adrenalina" mi fa rivivere uno dei momenti più belli del concerto al Goa Boa. Ascoltatela. Si commenta da sola. E ricordatevi che Manuel l'ha scritta con Alessandra Gismondi dei Pitch (a tutt'ora il secondo miglior gruppo italiano).Dopo "Questo Pazzo Mondo Di Tasse" ecco arrivare due dei migliori pezzi firmati Agnelli: Ossigeno e Dentro Marilyn.Nessun commento. Probabilmente le due migliori canzoni mai scritte in Italia. Il finale è ovviamente per "Cose Semplici e Banali" che i Marlene Kuntz hanno cercato di rifare nel'ultimo disco intitolandola "Grazie" con risultati pietosi. Sorpresona per il vero finale del CD. Un regalo da parte del gruppo: "La Sinfonia Dei Topi". Da ascoltare. Purtroppo mancano oltre a "Pop" anche "Posso avere il tuo deserto" (che dal vivo vedeva Manuel agitare la chitarra impazzito gridando "Razionalità, Razionalità!") e "La Verità Che Ricordavo" forse la migliore canzone dal vivo (presente però già nel retro dell'omonimo singolo). E ora passiamo al secondo CD. L'unplugged. Sappiate che sarà compreso solo nella prima tiratura del disco. Naturalmente è molto più tranquillo rispetto alla controparte elettrica, ma, ovviamente, di valore emotivo più alto. I brani sono tutti indimenticabili e non c'è quel brano in particolare da evidenziare. Se fosse uscito come disco sarebbe stato lo stesso imperdibile. Una cosa ve la segnalo: State Trooper di Bruce Springsteen. Dal disco capolavoro del Boss: Nebraska. Terminando: un disco irrinunciabile per chiunque. Registrato alla grande, suonato divinamente, cantato in modo fantastico e con un'energia unica. Gli Afterhours non sbagliano un colpo.
Ci vediamo il 12 Aprile a Genova.
[Dale P.]
Canzoni significative: Tutte
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