Quando ho saputo che Greg Dulli avrebbe messo del suo in questo disco mi sono spaventato. Uno scoppiato (che ricordiamo dieci anni fa consegnava al mondo della musica quel capolavoro della musica tutta che è Gentlemen) e un esaltato spocchioso (che ricordiamo dieci anni fa consegnava al suo paese il capolavoro del rock italiano che è Germi) che collaborano per scrivere un album.
Nel nome dell'evoluzione, blà blà blà, siamo stati importanti, sono il padrino della scena italiana, li ho visti crescere tutti, sono stato a suonare a New York, siamo rispettati da Greg Dulli, blà blà blà. E tanto è arrivato il disco di merda. Ovvero un disco che è merdosamente pop (la voce di Manuel è sopra tutto senza un minimo di pudore in confronto Le Vibrazioni sembrano gli Slayer), senza un riff e stracolmo di assoli orribili.
Dove sono gli Afterhours? Dov'è Manuel Agnelli, quello vero che anche se è uno fottuto stronzo non puoi fare altro che inchinarti davanti e dietro a lui?? E' questo il nuovo corso della band? E leva quel cazzo di effetto che ti è rimasto attaccato alla chitarra dal disco precedente.
Mi spiace dire queste cose (perchè in precedenza sono sempre stato smentito) ma l'ego ha superato di molte misure l'ispirazione. O, semplicemente, invecchiando ci si rincoglionisce.
[Dale P.]
Canzoni significative: ...
|