Ci stiamo pian pianino dimenticando del valore artistico della scena rock alternative degli anni 90. Ma è inevitabile pescare a caso nel calderone di quegli anni per riportare alla luce gemme di infinito valore. Gli Afghan Whigs, in un mondo culturalmente preparato, sarebbero tra le band più idolatrate di sempre. Autori di dischi di assoluto pregio come Congregation, Black Love ma soprattutto Gentlemen, uno dei dischi fondamentali del rock tutto.
Partite tranquillamente da quell'album nel caso voleste farvi del bene.
In questa raccolta, invece, ripercorriamo la carriera di una band che non ha mai deluso. Partiti nella scuderia SubPop in contemporanea a Mudhoney, Nirvana e Soundgarden, la band di Greg Dulli (ora nei Twilight Singers e collaboratore dei nostrani Afterhours) si offriva come risposta soul al suono underground vigente in quel periodo debitore di Husker Du, Replacements e Dinosaur Jr.
Anche loro furono attratti dal richiamo major e fondamentalmente la musica guadagnò in pulizia e maggiore cura negli arrangiamenti, dimostrando che maggiori soldi danno la possibilità di ottenere migliori mezzi espressivi.
Nel periodo in cui in televisione non era raro trovare Flaming Lips, Melvins, Lush e Jesus Lizard gli Afghan Whigs guadagnarono un discreto seguito merito di alcuni singoli come "Debonair", "Gentlemen", "Honky's Ladder" (qua non presente).
All'interno di Unbreakable trovate 18 brani di cui due inediti registrati dalla band proprio per la raccolta. Il valore è ovviamente al top, ma preferiamo dirigervi nella discografia ufficiale ben più sorprendente di questa pur ottima raccolta di canzoni.
Gli Afghan Whigs ci mancano, come ci manca la qualità musicale degli anni 90.
[Dale P.]
Canzoni significative: Gentlemen, Be Sweet, Debonair.
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