Sono pochi i gruppi che possono permettersi di aver inventato un genere. I Kyuss sono uno di questi. Da una parte la chitarra liquida e satura di Josh Homme dall'altra la voce da sciamano di John Garcia. Dopo lo scioglimento tante sono state le band che hanno deciso di ripercorrere le loro orme. Naque così una scena che partiva dagli U.S.A., passando per l'Argentina e arrivava fino alla Norvegia. Nessuno rimase immune a questa piccola grande rivoluzione (comunque sempre di un fenomeno underground si trattava). Nel 1998 la Meteorcity mise in commercio una compilation che pagava il tributo ai Kyuss già dalla copertina. 17 band, 17 capolavori. Già dall'iniziale Red Colony dei Sixty Watt Shaman sapevamo di non aver davanti una burla. La scena esisteva e scalciava! E' strano vedere certi nomi poi persi, altri diventati i primi della classe, altri mutati in qualcosa di diverso. E per suggellare la grandezza dell'operazione uno dei tanti gruppi di John Garcia: J.M.J. Come dire: fidatevi,questa gente ci sà fare! Da segnalare la presenza di Fatso Jetson, Atomic Bitchwax, Demoncleaner, Goatsnake, Lowrider,Roadsaw, sHeavy, Celestial Season, Dozer e Natas. Un album fondamentale per sentire qualcosa che stava nascendo e che voleva urlare al mondo la sua presenza. Cercatelo tra le bancarelle e aquistatelo al volo!
[Dale P.]
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