Erano mesi che sbavavo nell'attesa di questo tributo ai Melvins, senza dubbio il mio gruppo preferito. Ora però ho quasi paura ad ascoltarlo, terrorizzato da cosa possano aver fatto alle deliranti idee di King Buzzo e co.
I nomi coinvolti mi sbloccano e la scaletta mi fa sbavare copiosamente. Mare, Dillinger Escape Plan e Mastodon sono un trittico iniziale che sconvolgerebbe chiunque ma anche Strapping Young Lad, Pig Destroyer e High On Fire non scherzano.
In totale abbiamo ben 19 canzoni, comunque una miseria rispetto al gigantesco catalogo della band. Le note curiose sono dettate dalle collaborazioni: per esempio Isis con Agoraphobic Nosebleed che suonano la cupa e doom "Boris" e Strapping Young Lad, Mastodon e Fear Factory jammano in "Joan Of Arc" (sotto il monicker di Strapadon Factory).
Il disco si apre con un trip delirante dei Mare che destrutturano "Nightgoat", curiosa ma sarà skippata senza pietà nei successivi riascolti.
Assolutamente azzeccata risulta la scelta dei Dillinger Escape Plan di suonare "Honey Bucket" con i suoi stacchi vorticosi e ipercinetici, così come per i Mastodon cimentarsi con "The Bit".
Le band presenti in questo album scoprono le proprie carte suonando uguali ai Melvins e a sè stessi, dimostrando di aver "rubato" molto più del normale! Stupisce l'assenza di svariate band come Meshuggah (inizialmente annunciati) e Boris, Queens Of The Stone Age, Sunn O))) e, soprattutto, di tutta la scena stoner che tutto deve a Buzzo e co.
Non ci lamentiamo, le band comunque presenti sono tante e coprono parecchi generi: Strapping Young Lad, Eyehategod e Dog Fashion Disco non sono mai stati vicini come in questo album.
Un tributo doveroso, ma la speranza che sia il primo di una lunga serie: gli onori ai Melvins per tutto quello che hanno fatto per lo sviluppo della "musica moderna" non sono abbastanza.
Ovviamente, non c'è paragone con nessuna cover: gli originali sono e saranno sempre i migliori!
[Dale P.]
Canzoni significative: Honey Bucket, Bar X The Rockin M, Boris
|