Questo è il disco grunge definitivo. 20 gruppi della prima ondata (anzi la seconda, la prima ondata è testimoniata da Deep Six) del grunge. Quello che Mtv non conosce. Quello che nelle classifiche non è mai entrato. Quello che ascoltandolo capisci cosa voglia dire quella parola tanto strana. Sono 20 gruppi ma suonano come se fossero uno. La Sub Pop, al tempo, è riuscita ad assicurarsi tutti quei gruppi che suonavano rumorosamente, grezzamente e che si rifacessero esplicitamente al suono più garage di certi gruppi anni 60/70. Mancano i Melvins. Ma come ho già scritto questa è la seconda ondata. Praticamente tutti i gruppi qui presenti si sono sciolti. Qualche nome? In ordine di apparizione: Tad (avete presente il ciccione nel film singles che risponde al telefono? Quello è il cantante dei Tad), Fluid (noti per aver condiviso un singolo con i Nirvana), Nirvana, Steven J. Bernstein (uno scrittore di Seattle), Mudhoney (i veri eroi cittadini, non hanno mai conosciuto la popolarità anche se ci sono andati molto vicini. Ascoltate "Touch Me, I'm Sick" la migliore canzone grunge mai scritta!), Walkabouts (ora dediti ad un rock orchestrale di grande fascino), Terri Lee Hale (validissimo songwriter), Soundgarden (il miglior gruppo hard rock degli anni 90), Green River (il nucleo da cui uscirono Mudhoney e Pearl Jam), Fastbacks (pop-punk, i Green Day devono conoscerli bene visto che senza di loro non sarebbero mai esistiti), Blood Circus, Swallow, Chemistry Set, Girl Trouble, The Night And The Days, Cat Butt (serie di gruppi che faranno non più di un singolo), Beat Happening (conoscete la K Records?), Screaming Trees (grandissimo gruppo rock/psichedelico, una specie di Led Zeppelin degli anni 90), Steve Fisk (il secondo produttore per eccellenza del grunge)e Thrown Ups (side project dei Mudhoney!). Ebbene, tutti questi gruppi danno il meglio in questo disco regalando alla Sub Pop canzoni inedite spettacolari.
Da ascoltare assolutamente "Spank Thru" dei Nirvana (più Nevermind che Bleach), "Sub Pop Rock City" dei Soundgarden (dove Chris Cornell si sgola a più non posso) e "Swallow My Pride" rifatta dai Fastbacks (l'originale era dei Green River ma poi l'hanno rifatta tutti i gruppi di Seattle...un po' l'inno cittadino!). Questi sono gli highlights del disco, che comunque non conosce soste. Chi ama il grunge primordiale troverà pane per i suoi denti. Per chi ama sentire i gruppi sul nascere questa compilation lo soddisferà pienamente (la maggior parte dei gruppi si era appena formata ed era alle prime registrazioni!!). Per chi cerca inediti e rarità qui è pieno.
Un piccolo problema è recuperare il disco. La versione originale (composta da non so quanti vinili colorati) è introvabile da anni. La ristampa in CD non è importata in Italia ma molti negozi ce l'hanno.
Buona caccia. Ne vale la pena.
[Dale P.]
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