Home [ Recensioni ] News Speciali Live Reports Etichetta Negozio Radio
  rock [ metal ] punk indie experimental pop elettronica

A Storm Of Light - As The Valley Of Death (Profound Lore)

Ultime recensioni

Defacement - DualityDefacement
Duality
God Bullies - As Above So BelowGod Bullies
As Above So Below
Five The Hierophant - ApeironFive The Hierophant
Apeiron
Jerry Cantrell - I Want BloodJerry Cantrell
I Want Blood
Demon & Eleven Children - Demonic FascinationDemon & Eleven Children
Demonic Fascination
Oranssi Pazuzu - MuuntautujaOranssi Pazuzu
Muuntautuja
Chat Pile - Cool WorldChat Pile
Cool World
Blood Incantation - Absolute ElsewhereBlood Incantation
Absolute Elsewhere
Alexander Gregory Kent - Teaches Dust to ReasonAlexander Gregory Kent
Teaches Dust to Reason
Human Impact - Gone DarkHuman Impact
Gone Dark
Akhlys - House Of The Black GeminusAkhlys
House Of The Black Geminus
Alora Crucible - Oak Lace ApparitionAlora Crucible
Oak Lace Apparition
Midwife - No Depression In HeavenMidwife
No Depression In Heaven
Julie - My Anti-Aircraft FriendJulie
My Anti-Aircraft Friend
Kollapse - ARKollapse
AR
Unto Others - Never NeverlandUnto Others
Never Neverland
Castle - Evil RemainsCastle
Evil Remains
Knoll - As SpokenKnoll
As Spoken
Uniform - Nightmare CityUniform
Nightmare City
Uniform - American StandardUniform
American Standard

A Storm Of Light - As The Valley Of Death
Titolo: As The Valley Of Death
Etichetta: Profound Lore
Anno: 2011
Produzione:
Genere: metal / post-metal / doom

Voto:
Produzione:
Originalità:
Tecnica:



Compra A Storm Of Light su Taxi Driver Store


Josh Graham, meglio noto come componente visuale della macchina infernale che risponde al nome "Neurosis", e' un graphic designer e musicista con i cosiddetti, e questo va subito messo in chiaro. Gli A Storm Of Light sono il SUO progetto, il suo lascito al mondo, il suo benestare, il modo di rapportarsi suo personale alla civilta', e alla mente di quest'ultima, attraverso queste visioni distorte provenienti dalla sua iper-prolifica immaginazione audio-visiva (si ricordino quei due quasi capolavori a nome Red Sparowes, i primi due, poi lui se ne distanzio' volutamente: si, anche li' la mano era sua, benché qui il contesto sia un tantino diverso).

Qui siamo al terzo capitolo della SUA saga sulla terra e sul suo stato di salute, sulle sue malattie inguaribili: il primo cd, uscito ormai 4 anni fa, "And We Wept The Black Ocean Within", era incentrato sull'oceano, sull'inquinamento globale, ed il sound era volutamente innacquato, pieno fino all'orlo di distorsioni fluttuanti, riff strabordanti di spiritualita' marittima, ma il tutto era alquanto privo di personalita', pagando un conto non indifferente con il sound della sua band madre; il secondo, "Forgive Us Our Trespasses", era invece incentrato sull'industrializzazione (da notare come anche le copertine sono sempre in perfetto tema con il contenuto - a mio modesto parere uno dei migliori graphic designers per copertine di album in circolazione!), sullo sfacelo provocato dalla mala cura dell'uomo per il nostro pianeta, ed il sound prendeva gia' da allora piu' personalita', facendosi piu' corposo, meno acquoso, piu' duro, meno pieno, piu' a fuoco, allontanandosi dal suo progetto principe.

Adesso siamo al terzo parto, ed il titolo si allunga notevolmente, mentre il minutaggio viene un tantino ridimensionato, e gia' dalla splendida (ma poteva essere altrimenti?) copertina si intuisce qual e' il punto chiave dell'album: l'uomo e la sua avidita' di conquista, creando nient'altro che una valle di morte attorno a se (il titolo e' esemplificativo in tal senso). Il sound prende il volo, s'innalza ad una personalita' tanto attesa quanto imprevista: snellimento delle strutture, forma canzone messa in atto, minutaggio dei brani contenuto, psichedelia stoner in atto, riffoni e groove strabilianti; sembra quasi di ascoltare i Kyuss, i Soundgarden di "Badmotorfinger" (sul primo brano, Missing, c'e' proprio Kim Thayil alla sei corde come guest), che flirtano con i Minsk piu' concisi, per poi banchettare con i Tool piu' mistici ed i Neurosis piu' doom-oriented.

Forse non tutto e' a fuoco: questa svolta rock-stoner si perde in alcuni anfratti dell'album in questione, ma e' in episodi come l'opener Missing, nella successiva Collapse, nella splendida "quasi ballata" Destroyer, nella epica cavalcata di Leave No Wounds, in Death's End (dove compare una bella parte atmosferica a nome della regina dell'oscurita' per eccellenza: Jarboe), e la conclusiva e apocalittica Wasteland, che il progetto prende il volo letteralmente e mostra tutta la sua caratura.

Non mi resta che consigliarvi volutamente l'ascolto di tale dischetto, conscio che per i cultori del genere sara' una bella boccata d'aria fresca, e per i restanti un pugno dritto in faccia, con risvolti psichedelici ed allucinatori!

Il perfetto cd nero per l'estate calda che si prospetta e' servito!

Grande josh, grandi A Storm Of Light!

[Lucio Leonardi]

Canzoni significative: Missing, Destroyer, Death’s End, Wasteland

Questa recensione é stata letta 3155 volte!
Voto utenti:
Vota Questo Disco:



Live Reports

23/08/2008SenigalliaMamamia

NEWS


14/07/2013 Teaser Del Nuovo Disco
05/04/2011 Online Nuovo Brano con Kim Thayil
26/02/2011 Copertina del Nuovo Album
31/08/2010 Tour Europeo ad Ottobre
22/03/2009 Il Tour Europeo

tAXI dRIVER consiglia

Rosetta - A Determinism Of MoralityRosetta
A Determinism Of Morality
Pelican - The Fire In Our Throats Wil Beckon The ThawPelican
The Fire In Our Throats Wil Beckon The Thaw
Keelhaul - Subject to Change Without NoticeKeelhaul
Subject to Change Without Notice
Briqueville - IIIIBriqueville
IIII
Solstafir - Svartir SandarSolstafir
Svartir Sandar
Dead To A Dying World - ElegyDead To A Dying World
Elegy
Valerian Swing - A Sailor Lost Around The EarthValerian Swing
A Sailor Lost Around The Earth
Insect Ark - The VanishingInsect Ark
The Vanishing
Briqueville - QuelleBriqueville
Quelle
Bongripper - Satan Worshipping DoomBongripper
Satan Worshipping Doom