Esiste una band, attiva da non molti anni, che gioca a cambiare le carte in tavola. Sono in pochi a conoscerli, il sottoscritto lì scoprì grazie alla distribuzione italiana della Ghost Records. Solo i più attenti l'ha notata. Si chiama 65 Days Of Static, ed è incredibile band di post-rock strumentale.
Non pensiate di trovarvi di fronte al solito gruppo tutto arpeggi ed esplosioni soniche. I 65DOS costruiscono trame intricate basate sull'elettronica. Come se i Mogwai venissero remixati da Aphex Twin. Anzi, come una super collisione fra il post-rock, l'elettronica e l'heavy di scuola Isis/Neurosis. O, riassumendo per sommi capi, una collisione fra Hydrahead e Warp.
"One Time For All Time" riesce a non far rimpiangere il precedente (e fondamentale) "The Fall Of Math". Si continua sulla stessa strada, non cambiano le coordinate sonore nè vengono aggiunti colori alla tavolozza. Ma, anche se fosse così per sempre, nessuno si lamenterebbe.
Se non cambiano le idee non cambia neanche la qualità: elevatissima. Per chi scrive i 65DOS, sono attualmente avanti almeno 5 anni rispetto a tutti gli altri. O semplicemente sono alieni.
Per chi non li conosce, "One Time For All Time" è una grande possibilità per entrare nel loro mondo, per chi già ha divorato "The Fall Of Math" non ne potrà fare a meno e non ne rimarrà deluso. In ogni caso, dovete averlo.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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