I (P)itch sono una delle ultime produzioni targate Vox Pop. Pagarono lo scotto della chiusura di tutte le etichette che trovarono. Non penso che portassero sfiga, ma sicuramente se la portavano da soli! Con la produzione di Manuel Agnelli (anche voce, noise e cimbalo) e l'appeal sexy della cantante Alessandra Gismondi, riuscirono a farsi un piccolo pubblico attirato anche dalle ottime recensioni delle riviste rock. Si giocarono subito la carta più tosta: un video con Selen. Che vuol dire sì far parlare di sè ma anche programmazione nelle ore notturne, benchè il video non fosse nulla di scabroso. Pagarono anche questo e riuscirono a togliersi un po' di soddisfazioni solamente suonando su e giù per lo stivale. Da ricordare l'importante partecipazione di Alessandra nella scrittura di "Lasciami Leccare L'Adrenalina" nell'album degli Afterhours "Hai Paura Del Buio?". Capirete facilmente che ci sono un bel po' di similitudini fra Afterhours e (P)itch. Sarebbe riduttivo spiegare la band come la risposta femminile alla band di Agnelli. E' facile capire che la base di partenza è molto simile. Suonare un indie-rock con sfumature punk dalla forte impronta chitarristica condito da testi "scabrosi" ed espliciti. E' un peccato che questo album, "Bambina Atomica", venga perlopiù ignorato o trattato con superficialità: all'interno sono racchiuse vere e proprie gemme che distruggono il 90% delle produzioni italiane odierne. Rock'n'roll nella sua più nuda essenza, orecchiabile ma sporco, tosto ma anche dolce. Potete appassionarvi a pezzi più duri come "Saliva", "Tu Sei" o con ballate grungy come "Neil Young" o "L.O.V.E.". Se Courtney Love fosse nata in Italia suonerebbe più o meno così.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
|