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Metal ValleyGenova06/08/2022
La creatura Voivod è riuscita a sopravvivere a morti, separazioni, cambi di trend musicali, problemi discografici e tutto quello che può accadere ad una band in attività da 40 anni. La formazione attuale, agguerritissima, è composta dal batterista e fondatore Away, dal cantante Snake, dall'eccellente chitarrista Chewy (erede non solo spirituale di Piggy) e dal bassista Rocky, l'ultimo arrivato.
La data genovese è la prima del tour europeo di supporto all'ultimo album Synchro Anarchy e si è svolta nello splendido parco di Villa Serra nel contesto del Metal Valley in compagnia di Game Over, Eldritch e Forgotten Tomb.
I Voivod sono l'emblema della band che ha capito tutto della musica: hanno un concept fantascientifico di grande presa, suonano musica contorta e complessa per il gusto di farlo non per far vedere quanto sono bravi. Quando si ascoltano i loro dischi sembra di essere immersi in battaglie spaziali, atterraggi in pianeti sconosciuti, urla dal profondo: a molti metallari non piacciono ma chi li capisce si gode una band come nessun'altra. L'unicità la si percepisce bene dal vivo: Away si presenta con la maglia dei Van Der Graaf Generator, Chewy con quella dei Dysrhythmia e Snake con quella dei Child Bite, tre band che hanno influenzato la loro adolescenza (VDGG) e che sono state influenzate dal loro sound (Dysrhthmia, Child Bite). Snake è in formissima: scherza con il pubblico, lo sprona alla partecipazione, racconta anedotti. Esattamente come il resto della band non si fermerà un secondo, macinando chilometri sul gigantesco palco di Villa Serra.
La scaletta è divisa equamente fra classici provenienti da Dimension Hatross, Killing Technology, Nothingface e i recenti, ottimi, Synchro Anarchy e The Wake. C'è anche lo spazio per ripescaggi di culto e la classicissima cover di "Astronomy Domine" dei Pink Floyd.
Voivod non si risparmiano, suonano perfettamente, con grinta e il sorriso sempre stampato in faccia. La band ama ciò che suona e suona così perchè ama la musica. Se sono "tecnici" è perchè ascoltano tanto e imparano tanto ancora oggi (le canzoni di "Synchro Anarchy" non sfigurano di fronte ai grandi classici, anzi) non perchè vogliono essere "fighi". Hanno un approccio punk nel rapportarsi con il pubblico (e non si contano i selfie con i fan prima e dopo il concerto), uno stile artigianale nel proporre un sound e una gimmick inimitabile e un modo di essere metal puro come fossero ancora dei ragazzini nel 1984.
Tra le migliori band di tutti i tempi e tra i concerti più divertenti mai visti.
[Dale P.]
Prima degli headliner canadesi, protagonisti assoluti della serata, mi sono goduto altri due concerti.
I ferraresi Game Over infiammano il pubblico con il loro tradizionale thrash metal che pesca a piene mani dal passato, tanto che sembrano usciti da un varco spazio temporale direttamente collegato con gli anni 80; a questo, aggiungete una più che buona tenuta del palco, un atteggiamento guascone e soprattutto brani che scorrono via gradevoli tra headbanging e una golata di birra fresca. Con una formazione rimaneggiata per l'assenza del batterista titolare, i Game Over ci mettono un paio di brani ad ingranare la marcia giusta, ma poi regalano un ottimo antipasto thrash alla platea presente.
I Forgotten Tomb sono una certezza dell'underground italiano. Il loro live si snoda su una manciata di lunghi brani ipnotici e fluidi; aiutati da suoni perfetti e da un'ottima esecuzione la loro proposta marcia e nichilista fa in pieno il proprio dovere. Nella loro musica c'è un po' di tutto ormai, il depressive black metal alla Shining, il post hardocre degli Amenra, il rock oscuro dei Type O Negative, i mid tempo incalzanti dei Carpathian Forest. Sono una band rodata e si sente. Un piacere vederli e ascoltarli.
[Francesco Traverso]
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Recensioni dei protagonisti del concerto:
LIVE REPORTS
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