Concerto Zu - 24 Grana - One Dimensional Man - Marco Parente - Giorgio Canali - Meganoidi - Afterhours del 07/06/2003

Tora Tora! 2003

Nizza Monferrato

07/06/2003

Sole cocente e tanta musica gratis, ecco come si può riassumere la seconda giornata del Tora Tora Festival (la sera prima si erano mossi sul palco Subsonica, Marlene Kuntz, Cristina Donà e altri). Aprono un paio di gruppi locali e dopo i primi lunghissimi cambi di palco possiamo assistere all'esibizione dei Breakfast. Incolori, parecchio lenti e tecnicamente limitati. Noia. A questo punto è già l'ora di un gruppo che, se fossimo in un mondo giusto, sarebbe headliner dei maggiori festival mondiali: Zu. Noise-jazz-core a profusione. Basso distorto, Sax e Batteria sono gli ingredienti, oltre che a una perizia tecnica assurda. Stacchi velocissimi, divagazioni, furia cieca, precisione metronomica. Paurosi. E per questo bravissimi. I 24 Grana si comportano bene, molto modesti e molto bravi. Canzone napoletana aggiornata ai nostri tempi. Un piccolo gioiellino. Gli One Dimensional Man sono una garanzia. Personalmente mi aspettavo di più (cosa? il batterista ha suonato nudo tutto il tempo!) ma sono stati comunque grandiosi. Fantastici. Marco Parente, modestissimo, ci intrattiene con le sue canzoni sospese tra cantautorato, jazz e pop. Molto bravo, ma, sicuramente, meglio su disco. I Meganoidi si giocano tutte le carte in pochi minuti. NON fanno nè Meganoidi, nè Supereroi, canzoni che TUTTO il pubblico si aspettava, ma si concentrano sul nuovo corso rock'n'roll. Bravissimi (la grinta era di molto superiore rispetto al concerto di due giorni prima) e sempre più bravi!. Non mi aspettavo di vedere Giorgio Canali a questo punto del cartellone e quindi mi sorprende mentre mangio una pizza e mi bevo un caffè.Un bell'esempio di cantautorato rock/noise. Gli manca solo la furia giovanile! E' quindi il turno della Bandabardò, forte di notevoli successi, la banda mostra un'ottima perizia tecnica e notevoli capacità da intrattenitore. Non il mio genere ma comunque bravi. Il pezzo forte della giornata viene adesso. Il gruppo di Manuel Agnelli apre con "La Canzone Di Marinella" e già si capisce che il concerto sarà qualcosa di speciale. "Quello Che Non C'è", "Male Di Miele", "Bye Bye Bombay"... vabbè la solita scaletta incredibile e, soprattutto, la seconda cover: "Mio Fratello è Figlio Unico", da tempo sparita dal repertorio. La giornata ha avuto un suo senso compiuto quando hanno suonato "La Verità Che Ricordavo", in una versione sempre più "in your face". Meravigliosi. Come sempre. Terribili i Tiromancino, con, ospite in un paio di pezzi, Meg dei 99 Posse e Manuel Agnelli in "Tutto Fa Un Po' Male". Manifestazione meravigliosa, ottima organizzazione, suono fantastico e scaletta difficilmente migliorabile. E le numerose persone presenti (8000?) potranno confermarlo.