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C.S.A. DordoniCremona11/12/2004Per il trentesimo compleanno di Giulio The Bastards, singer dei Cripple Bastards, la band ha organizzato una due giorni di concerti grind presso il centro sociale Dordoni di Cremona.
Causa lavoro e difficoltà logistiche partecipo solo al secondo giorno, il più interessante, che vede protagonisti i tedeschi Yacopsae, gli svedesi Regurgitate e Nasum e i succitati Cripple Bastards, vero monumento e orgoglio nazionale.
Gli unici nei della serata saranno piccoli problemi tecnici di ogni tipo (corde rotte, cavi non funzionanti, spie deliranti) ma grazie alla professionalità e alla bravura delle band il pubblico non si accorgerà praticamente di niente.
I Yacopsae vengono messi in apertura per scaldare un pubblico numerosissimo e preparatissimo. Il loro hardcore ultra-veloce non impressiona più di tanto, per lo meno, in proporzione ai colossi che sarebbero venuti dopo.
I Cripple Bastards sono una macchina da guerra pronta ad uccidere. I fan sotto il palco pure. E si scatena l'inferno. Il mix di grind, hardcore, metal, doom è di alta scuola e grandissima precisione. Giulio ha lo sguardo del serial killer che non vorresti mai incontrare nella vita. Ma è lì, davanti a te e, invece di avere paura lo ascolti ammirato. Un plauso al bravissimo batterista.
E qui apriamo una parentesi. Chi crede che il grind è un genere ignorante e privo di tecnica si dovrà ricredere ascoltando i mostri presenti questa sera (soprattutto i batteristi: lontani da ogni umana comprensione).
Dopo 40 minuti è il turno dei Regurgitate. I creatori di album meravigliosi come "Carnivorous Erection", "Effortless Regurgitation" e "Deviant" sono la vera punta di diamante della serata. Ironici, deliranti, potenti suonano alla perfezione tutti i loro cavalli di battaglia. Brani da 30 secondi in cui il songwriting non è mai messo in secondo piano a favore della potenza ma a cui il termine "grind" va parecchio stretto.
Gli headliner della serata sono i fantastici Nasum. Lo dico subito: sono più bravi su disco che dal vivo. Forse dipenderà dalla superiorità dei Regurgitate (con cui condividono il chitarrista), forse da un suono parecchio confuso ma la loro esibizione non mi ha fatto gridare al miracolo. Bravi, bravissimi, ma da loro mi aspettavo senz'altro di più. Del concerto ricordiamo le scosse telluriche provocate dagli strumenti, le belle poliritmie del batterista e la pazzia del bassista. Un personaggio che per raccontarvelo non basterebbe lo spazio della recensione.
Concludendo, 10 € per un festival di questo tipo è veramente una miseria contando anche il fatto che le band sono venute da tutto il mondo (il giorno prima c'erano band dal Giappone e dall'Olanda) e hanno offerto uno spettacolo difficilmente dimenticabile. Speriamo che Giulio faccia altre feste di compleanno così!!
[Dale P.]
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Recensioni dei protagonisti del concerto:
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