|
Home | Recensioni | News | Speciali | [ Live Reports ] | Etichetta | Negozio | Radio |
  | rock | metal | punk | indie | experimental | pop | elettronica |
|
EstragonBologna18/02/2008Come al solito mi perdo il gruppo di supporto, i Biffy Clyro. Mi spiace, non li conosco, ma i commenti in sala sono positivi. Sarà per una prossima volta. L'Estragon non fa nemmeno in tempo a riempirsi del tutto (data sold out e un sacco di gente è rimasta fuori, a patire il clima polare di Bologna) che i QOTSA salgono sul palco, fin troppo puntuali, e aprono le danze con il trio: "Millionaire", "Feel good hit of the summer", "Sick, sick, sick". Inizio migliore non si poteva immaginare; l'Estragon esplode e si prepara ad una serata di danze. Qualche nube si affaccia pero' all'orizzonte: questo tour è flagellato dai problemi di bronchite del cantante, tanto da rischiare l'annullamentio di alcune date, e, infatti, la voce di Josh Homme è, a tratti, in difficoltà, quasi sovrastata dalle backing vocals di Shuman. Eppure Homme rimane una presenza scenica di assoluto livello, un animale da palco. Il resto della band fa ampiamente il suo dovere, soprattutto Joey Castillo che pesta la batteria come un pazzo e fa volare una bacchetta via l'altra. Il concerto continua citando ampiamente "Songs for the deaf" con le ottime Go with the flow e Do it again; si passa attraverso un momento di stanca (non convince "3's & 7's" che già non convinceva su disco) e si arriva al pezzo migliore del live: "Misfit love" che inizia con un'infinito riff di chitarra eseguito da un Homme ancheggiante in stile Elvis e lo sguardo totalmente perso nel vuoto. Eccellente brano ed eccellente esecuzione. Siamo nel pieno di un grande live, quando dopo appena 65 minuti di concerto, i QOTSA sfoggiano il devastante cavallo di battaglia "A song for the dead" e chiudono la gig con Homme che si accascia sulla batteria, prendendosi anche un accidentale pugno di Joey Castillo, e se ne va barcollante, visibilmente strafatto. Non vengono concessi bis e dalla sala partono sonori fischi alla riaccensioni delle luci. Un'incompiuta: grandi pezzi, ma grande delusione per una fine arrivata quando si cominciava davvero a carburare. Alla prossima.
Scaletta: MILLIONAIRE FEEL GOOD HIT OF THE SUMMER SICK, SICK, SICK YOU WOULD KNOW GO WITH THE FLOW DO IT AGAIN A SONG FOR THE DEAF INFININITY 3's & 7's BURN THE WITCH MONSTERS IN THE PARASOL MISFIT LOVE HANGING TREE IN THE FADE BLOOD IS LOVE LITTLE SISTER A SONG FOR THE DEAD
[Francesco Traverso]
|
Recensioni dei protagonisti del concerto:
LIVE REPORTS
|