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Pietrasonica 2011Udine06/08/2011
Nonostante il Pietrasonica sia giunto solo alla sua terza edizione, il festival e' ormai diventato un appuntamento da segnare nell' agenda di qualsiasi appassionato di stoner, psych-rock e di tutte quelle sonorita' che stanno sulla strada che parte dal deserto e porta allo spazio. Chi c'e' gia' stato difficilmente dimentichera' le passate esibizioni di band come Colour Haze, Rotor, Zippo e Samsara Blues Experiment, tanto per citare i primi nomi che mi vengono in mente. Quest'anno il festival friulano ha invece proposto come headliners delle due giornate rispettivamente gli olandesi SUNGRAZER (venerdi') e i romeni THE EGOCENTRICS (sabato). Ma come spesso accade, anche tra le band di supporto si sono nascosti nomi forse poco conosciuti, ma capaci di regalarci esibizioni davvero degne di nota. Andiamo quindi per ordine:
Venerdi' sera tocca agli udinesi AIPERION fare gli onori di casa. Purtroppo la mia scarsa puntualita' mi permette di assistere a poco piu' che gli ultimi quattro accordi della loro esibizione. Loro comunque me li ero visti qualche mese fa in un'altra occasione e quindi, per non fare torto alla band e salvarmi in corner, li segnalo a chiunque cerchi soluzioni personali nell'ormai inflazionassimo panorama del rock britannico. I successivi ASAABIKEESHIINHH sono per il sottoscritto la prima piacevole scoperta del Pietrasonica di quest'anno. Il trio chitarra, batteria e sax distende tappeti di note sui quali prendere il volo verso orizzonti indefiniti, tra pischedelia e trip progressivi propri di certi King Crimson e Area. Sarebbe stato meglio goderseli distesi su un prato, ma nonostante le sonorita' perlopiu' pacate, la band non annoia mai. Bravi davvero. Terminato il loro concerto, il tempo di una birra e i T.H.U.M.B ci riportano con i piedi per terra con uno stoner rock che pero' non mi colpisce particolarmente. La band ci sa fare ma e' a mio parere frenata da soluzioni ritmiche un po' troppo ripetitive. Da rivedere.
Meglio sicuramente i loro compagni d'etichetta O.J.M., band che per chi segue il panorama stoner italico non ha certo bisogno di presentazioni. Piedi nel deserto e testa in Inghilterra per un hard-rock che colpisce con buone melodie ed energia nonostante una presenza scenica del cantante non del tutto convincente. E' gia' l'una di notte quando salgono sul palco i SUNGRAZER. Gli Olandesi fanno letteralmente volare via il tendone che ospita il festival con dei suoni enormi! Dico solo che ad un certo punto ho dovuto arretrare, tanto il basso mi stava facendo tremare le budella! La band si muove con classe tra psych-rock e crescendo psichedelici eseguiti con una maestria strumentale da lasciare a bocca aperta. Per poco piu' di un'ora feeling perfetto e una grande dose di simpatia nello scambiare battute con il pubblico, trasportano tutto il tendone del Pietrasonica in una festa su di una spiaggia californiana, al tramonto, tra fuochi, alcol e parecchia droga. In assoluto i migliori di questa edizione.
Sabato sera si replica. I fortunati che hanno sostato in tenda nell'area attrezzata del festival mi hanno raccontato di un'intero pomeriggio di jam sessions tra i musicisti e i soliti fiumi di birra. Io, tanto per cambiare, arrivo nuovamente in ritardo e mi perdo totalmente i triestini ANADARKO. Chi li ha visti me ne ha parlato bene, quindi se siete curiosi vi invito a cercarli nella rete. I Bresciani MANTHRA DEI sono invece un'altra grossa sorpresa del festival. La loro musica si dimena tra progressive, psichedelica e improvvisazioni dal sapore blues davvero coinvolgenti. Merito di musicisti molto preparati (con menzione d'onore al chitarrista) e di tanto buon gusto. Bravissimi! A seguire i GANDHI'S GUNN si impongono sicuramente come la band piu' sanguigna del festival. Stoner duro e puro come i Kyuss insegnano, tanto per intenderci. Ed il pubblico piu' "metallaro" sotto il palco da' segno di apprezzare parecchio. Il loro show scorre veloce e potente senza cali di tensione. Ottimi! Non mi hanno altrettanto catturato invece i VORTICI CREMISI. La band e' forte di anni di esperienza e la qualita' strumentale non manca, ma qui mi e' apparsa forse un po' stanca. O forse ero io che cominciavo a sentire il peso delle ore?…Fatto sta' che il loro show mi ha coinvolto solo a tratti. Spero quindi di rivederli in un'altra occasione.
Chiudono il Pietrasonica i romeni THE EGOCENTRICS. Il loro suono rimane a mio parere un gradino sotto a quello dei sorprendenti Sungrazers ma la loro miscela di stoner psichedelico e post -rock piace. La performance strumentale dei musicisti e' impeccabile ma tende forse un po' troppo ad autocompiacersi in eccessive improvvisazioni. Un peccato che comunque si fa perdonare grazie alle buone melodie della band.
Sono ormai quasi le due e mezza di notte quando cala definitivamente il sipario su due giorni di musica, lo avrete capito, di qualita' assoluta. Da parte mia non mi rimane che consigliarvi vivamente di segnarvi l'appuntamento del Pietrasonica per il prossimo anno. Portatevi la tenda magari. Il campeggio e' pure gratis e i prezzi sono ridicoli (5 euro l'ingresso al festival quest'anno). Non avete scuse.
[Cristiano Perin]
foto di Chiara Canderan
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Recensioni dei protagonisti del concerto:
LIVE REPORTS
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