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Auditorium FlogFirenze16/11/2006Non ero sicura che questo concerto valesse la trasferta da Roma in treno. Girando su youtube i live dei Peeping Tom mi erano sembrati sepre molto ruffiani, quasi una recita, sopratutto per una come me che è abituata a vedere Patton coi Fantomas e compagnia rumorosa avevo l'impressione che un po' recitasse . Ma a convincermi è bastato solo pensare che finalmente non avrei sentito un concerto dove la voce del signor Patton fosse stata veicolata da arnesi infernali ipereffettati...il che basta e avanza per la trasferta!
Arrivo molto presto all'Auditorium tanto che le uniche persone presenti sono i bambini accompagnati dai genitori che vanno a giocare a tennis nel campo contiguo e il bassista dei Dub Trio con una bella red bull che ammazza il tempo ... Non c'è stata gente fino a poco prima del concerto, e anche una volta entrata il posto c'ha messo un bel po' per riempirsi. Quindi mi son aggiudicata la prima fila centrale con un palco basso e a distanza di un braccino dalle spie. Tutti i presenti sapevano che in apertura ci sarebbero stati gli Anti Anti ma a guardare il palco dopo poco ci siam resi conti che il gruppo di apertura non sarebbero stati loro ma i Dub Trio, che in Italia non avevano ancora mai suonato live! E subito sorrido!
Ci mettono un po' a iniziare ma finalmente sale sul palco il trio di Brooklyn ed è subito stupore. Un mix di generi sovrapposti a una base ritmica Dub che non è mai banale . Il chitarrista varia a dismisura passando da riff piu' di scuola metal o al punk o alla psichedelia con una sezione ritmica che gli cuce un tessuto sostenuto dove poggiare le sue note. Mai banali in nessuno dei tre strumenti nonostante il campo d'azione possa sembrare limitativo.Veramente una bella conferma! Ma per loro il concerto non è finito perchè dopo saliranno a suonare anche nei Peeping Tom.
Dopo infiniti minuti d'attesa con conseguente protesta del pubblico salgono sul palco i Peeping Tom, Patton per ultimo e la differenza con i live visti in internet è subito lampante: vestito gessato, felpa dell'Italia-campione-del-mondo sotto la giacca e coppoletta siciliana in testa.Saluta subito in Italiano e dà lì in poi non smetterà mai di parlare se non per cantare. Fanno di filato tutto l'album e in aggiunta la cover di Marvin Gaye "It's a desperate situation"(fatta in modo stupendo) con momenti in cui si fanno notare singolarmente i musicisti come Imani Coppola (voce deliziosa e violino ) , l'assolo ai piatti del DJ e il lungo break inumano di Razhel-human beat box! Dire che quest'ultimo si è fatto notare è poco! Zero campionamenti e diplofonie messe lì come se fosse una cosa normale:esegue da solo il suo "beat box ", la cover di Justin Timberlake "sexy back" -senza basi e solo di voce non perde niente!-e conclude con "seven nation army" meglio (aimè) conosciuta come "poroppoppo' "(e cantata anche dai volenterosi come poroppoppo' e da altri un po' odiata per stanchezza associata a questo trend post mondiali). Un mostro e una conferma.
Lo show non ha mai momenti morti, l'unica canzone che perde rispetto all'album è "Kill the Dj" a cui manca potenza e abbassa un tantino la tensione. Per il resto i Dub Trio aumentano la potenza rock di tutti i brani e Patton è scatenato come mai l'ho potuto vedere e oserei dire: contento! Visiblmente contento di cantare e di stare sul palco, show man a 360° fino a sanguinare dal sopracciglio per aver preso a testate il microfono ripetutamente nel tentativo di imitare Zidane (che viene mandato al diavolo) a cui dedica "Sucker" ben riproposta con Imani Coppola a sostituire Nora Johns.
Chiama "fancazzisti" il pubblico e la band (che prende in giro a tutto tondo visto che tanto non capiscono l'italiano) , ruba (e restituisce)il cappello di uno spettatore che ricordava quello usato dallo stesso Patton coi Fantomas , porge il microfono al pubblico , sputa per terra, si contorce e canta...canta...canta senza mai perder colpi! Ogni minimo elemento vocale viene ripetuto meticolosamente senza mai perdere di potenza nei ritornelli e aumenta la grinta dei brani...eccezzionale!Il pubblico lo segue, canta (quando ricorda le parole, quindi sopratutto il ritornello di "mojo") e imita i gesti da coreografia...
In aggiunta all'album dei Peeping Tom ci sono prima il singolo di General Patton vs The Executioners " get up fank" e poi la cover conclusiva "Across the 110th street" di Bobby Womack dove ancora Razhel fa sentire la sua bella voce. E la serata si conclude con questi due encore lasciando sulla faccia di tutti i presenti un sorriso stampato da ebete visto che ci siamo divertiti non poco e abbiamo ascoltato gran bella musica...
...e un Patton così non lo avevo mai visto!
[Shaz]
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Recensioni dei protagonisti del concerto:
LIVE REPORTS
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