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Concerto Pearl Jam - Ted Leo del 24/06/2008



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Madison Square Garden

New York

24/06/2008

24-25.06.08 - Madison Square Garden, New York City, NY.

27.06.08 - Dodge Music Center, Hartford, CT.

Dopo anni di lunga militanza, mi tolgo questo sfizio: vado a vedere tre date del tour oltreoceano che i Pearl Jam hanno deciso di intraprendere lungo la East Coast americana.

La band di Seattle prende una pausa dal lavoro in studio, dove, con le amorevoli cure di Brendan O'Brien, sta nascendo il nuovo disco (fuori nel 2009?) e si butta in tour senza l'"obbligo" di fare promozione ad un nuovo album e un po' piu' di liberta' nel poter proporre materiale che dal vivo non veniva presentato da anni.

24.06.08

Il Madison Square Garden è un impianto eccezionale. La visibilità del palco e' ottima da ogni punto e l'anello delle tribune viene riempito anche nei posti situati dietro il palco (cosa inusuale dalle nostre parti). I posti a sedere sono comodissimi e l'acustica e' buona. Certo, manca un po' il clima selvaggio delle date italiane o europee: la gente che entra tre ore prima per prendere un posto davanti, il sudore, le botte, la birra che ti cola addosso, etc...pero' anche questa "situazione da teatro" ha i suoi vantaggi.

I Ted Leo and The Pharmacists iniziano a suonare con l'arena ancora semivuota. Per tre sere proporrano un indie rock abbastanza tirato e piacevole che, pero', non lascia grandi tracce nella memoria.

A dieci minuti dall'inizio dei Pearl Jam, i posti vuoti sono ancora moltissimi, poi, come per magia, le luci si spengono,l'arena si riempie all'inverosimile e parte la musica (per inciso, non c'e' piu' "Master/Slave" come intro, ma un pezzo suonato al pianoforte molto suggetivo).

Il boato che accoglie la band sul palco è immenso: comincia una grande serata sulle note di "Hard to Imagine", b-side dei tempi di "Versus", che Eddie attacca quasi con timidezza e che scivola via tra le urla e i flash di tutto il Madison. E poi via sparati con "Save You" e "Why Go", il cui ritornello e' cantato da tutti i ventimila presenti...roba da far tremare le pareti (che tremeranno in piu' occasioni durante le due serate). Seconda chicca: "All Night", ripescata da Lost Dogs e suonata insieme ad un coro gospel composto da Fonzi Thorton, Arif St. Michael e Vaneese Thomas. La canzone che, in studio, non mi ha mai entusiasmato, prende nuovo vigore live e si ascolta con piacere. Gli stessi tre ragazzi saranno richiamati sul palco per eseguire "Who You Are" (uno degli highlights della serata) e "W.M.A." che, invece, mi e' parsa un po' deboluccia in questa versione 2008.

Il pubblico canta che è una meraviglia, nulla da invidiare alle folle europee e spuntano ovunque bandiere di ogni parte del mondo (Italia, Svezia, Australia, Venezuela, Inghilterra) per un'atmosfera unica; sembra una festa privata per ventimila persone: band rilassata, Eddie che sbevazza e chiacchera con il pubblico, ospiti di eccezione sul palco. Pare di rivivere i momenti del DVD "Live at Garden" del tour 2003.

"Faithfull" e "Present Tense", come sempre, riescono a commuovermi, "Even Flow" rimane una grande canzone, anche se un po' inflazionata dalle continue riproposizioni e "Do The Evolution" chiude la prima parte del set.

Il bello arriva adesso: la band torna sul palco, Boom Gaspar suona una lieve intro e parte "Love Reign o'er me", cover degli Who, in cui Vedder tira al massimo le sue potenzialità vocali e, pur rimanendo Daltrey irraggiungibile, la cover riesce perfettamente.

Detto di "W.M.A." che non convince a pieno, "Leash", invece suona carica come al solito e tutti ci troviamo a urlare a squarciagola ("Drop the leash, drop the leash, get out of my fuckin' face....").

Il secondo bis inizia con il solo Vedder a cantare "No More", la canzona pacifista scritta per il documentario "Body of War", poi una dilatatissima "Crazy Mary", "Comatose" e, di nuovo, un colpo di scena: sul palco viene invitato a salire CJ Ramone dei leggendari Ramones, per suonare "I believe in miracles", altro indimenticabile momento della serata.

Rito comune durante "Alive" (che pero', incredibilmente, a differenza di Even Flow, non stufa mai), poi, quando sembra tutto finito, si accendono le luci del Madison, e parte una versione tiratissima di "All Along the Watchtower" di Dylan che il pubblico sembre gradire molto. Si chiude sulle note magiche e malinconiche di "Indifference" e tutti, insieme a Vedder, tiriamo fuori le ultime residue energie rimaste nei polmoni. Che serata. E siamo solo all'inizio.

25.06.08

Ora penso: e' impossibile che facciano meglio della sera prima, impossibile. E invece è stato meglio.

Aprile 94, i Pearl Jam registrano ad Atlanta uno show che, trasmesso per radio, diventerà uno dei bootleg storici della band. Eccoci, 14 anni dopo e la magia è la stessa. Quando Gossard attacca le note di "Release" il boato è assordante e la voce di Eddie sembra quella che, anni fa, ho sentito uscire dalla casse dello stereo ascoltando quel bootleg. La serata si snoda con qualche pezzo in piu' dall'ultimo disco ("World Wide Suicide", "Severed Hand", "Marker in the sand" e "Inside job"), viene riproposta "All Night" con tanto di ospitata gospel e "Given to Fly" viene cantata da tutti, cosi' come la sera precedente, rimanendo uno dei pezzi piu' belli da sentire live. Mc Cready cicca completamente l'inizio di "Marker in the Sand", si scusa personalmente ("I wrote this song and i fucked up") e si arriva ad una triade meravigliosa posta a metà di questa prima parte: "I'm Open", "Wishlist" (dove Ed ricorda incredibilmente il testo senza errori!) e "State of love and trust" che dopo anni e anni rimane sempre uno dei migliori pezzi della band.

Come la sera prima non mi aveva convinto "W.M.A.", questa sera non mi convince "Rats" (brano che adoro su disco), ma non ci si puo' lamentare, visto che durante gli encore arrivano altri momenti memorabili.

A parte la nuova apparizione di CJ Ramone, c'e' una versione da pelle d'oca di "Betterman" con l'inizio cantato da tutti mentre Ed ride, gioca, ringrazia e si emoziona, e tanto di tag finale con "Save it for later".

Dopo "No more", che da' inizio al secondo encore e che il pubblico canta piu' convinto rispetto alla sera precedente con manifesta gratitudine da parte di Vedder, c'e' forse il momento piu' bello delle due date: la band si raccoglie dietro al palco e suona girata verso la fetta di pubblico piu' "sfortunata", una versione dolcissima e bellisima di "Last Kiss". Veramente emozionante vedere tutto il Garden battere le mani su questa canzone.

L'ultimo colpo di scena arriva con l'esecuzione di "Black Diamond" dei Kiss con tanto di Ace Frehley sul palco e con il duo Cameron/McCready alla voce! La band chiude queste due magiche serate con "Alive" e "Yellow Ledbetter", la cui lunga coda sfocia in "Star Spangled Banner" di hendrixiana memoria.

27.06.08

E' tempo di lasciare New York. Prendo un pulmann (del mitico Greyhound!) e vado ad Hartford, Connecticut, per l'ultima data di questo personale mini-tour.

L'arena del concerto (Dodge Music Center) e' semicoperta, sicuramente particolare, con una parte della platea costituita da normali seggiolini e un anello esterno di pubblico che si accomoda su un prato.

L'atmosfera è diversa rispetto a New York, piu' "americana", meno gente da tutto il mondo e pubblico un po' meno caldo, ma la scaletta risulterà essere la migliore di tutto il tour.

Si comincia con una sorprendente "Can't Keep" e di seguito la band spara un trittico di fuoco con "Breakerfall", "Last Exit" e "God's Dice". Primo, mio personalissimo, highlights della serata con "Sad", altra b-side ripescata da "Lost Dogs", che la band aveva ripetutamente proposto durante il tour europeo del 2006, ma che nelle 5 date italiane non avevamo avuto la fortuna di sentire.

Poi "In Hiding", una delle canzone piu' belle di tutta la carriera dei Pearl Jam e raramente proposta live, "Not For you" con il finale a riprendere (come a Pistoia) "Modern Girl" delle Sleater-Kinney ("my whole life looked like a picture on a sunny day"), "Jeremy e Immortality". Questi sono i momenti piu' belli del primo set. Altra chicca, in apertura di primo encore: "Garden", stupenda, non la sentivo live da milano nel 2000. Passiamo indenni la solita "Even Flow", e arriva "Leash", ancor piu' bella che a New York, soprattutto per il lungo assolo finale di Mike che fa da accompagnamento al ballo che Ed improvvisa con una ragazza pescata nel backstage.

Siamo verso la fine: c'e' ancora il tempo di vedere Ament e Gossard scambiarsi gli strumenti per suonare la magnifica "Smile" e saltare come pazzi appena parte "Fuckin' up", cover di Neil Young. Poi "Yellow Ledbetter" segna la fine, Mike scomoda il solito Hendrix, stavolta citando "Little Wing", e sfuma definitivamente la magia che questa band sa creare dal vivo.

Esperienza meravigliosa. Ciliegina sulla torta: ho incontrato Mike McCready nei pressi di Central Park, a New York, foto e due chiacchere insieme a uno dei miei idoli. Cosa chiedere di piu'?

Li aspettimo in Europa (forse nel 2009, piu' probabilmnete 2010), ma per chi volesse, sono disponibili online i bootleg di tutti gli show di questo grande tour.

[Francesco Traverso]

Scaletta 24.06.08:

Hard To Imagine, Save You, Why Go, All Night, Corduroy, Faithfull, Small Town, Down, Unemployable, Given To Fly, Who You Are, Whipping, 1/2 Full, Even Flow, Present Tense, Daughter, Do The Evolution.

Encore #1: Love Reign O'er Me (The Who), W.M.A. , Leash, Spin The Black Circle, Wasted Reprise, Porch

Encore #2: No More, Crazy Mary (Victoria Williams), Comatose, I Believe In Miracles (Ramones, w/ C.J. Ramone), Alive

Encore #3: All Along The Watchtower (Bob Dylan), Indifference.

Scaletta 25.06.08:

Release, World Wide Suicide, Severed Hand, Corduroy, All Night, Cropduster, Garden, Marker In The Sand, I'm Open, Wishlist, State Of Love And Trust, Even Flow, Who You Are , Rats, Given To Fly, Do The Evolution, Go

Encore #1: Inside Job, W.M.A., Lukin, I Believe in Miracles (Ramones, w/ C.J. Ramone), Better Man/Save It For Later (English Beat), Rearviewmirror

Encore #2: No More, Last Kiss (Wayne Cochran), Why Go, Black Diamond (Kiss, w/ Ace Frehley, Alive, Yellow Ledbetter/Star Spangled Banner.

Scaletta 27.06.08:

Can't Keep, Breakerfall, Last Exit, Gods' Dice, All Night, Small Town, Sad, Brain of J, In Hiding, Big Wave, Not For You/Modern Girl (Sleater-Kinney), Daughter/Another Brick In The Wall (Pink Floyd), Why Go, Jeremy, Gone, Immortality, Porch

Encore #1: Garden, Betterman, Even Flow, Comatose, Leash, Blood

Encore #2: Smile, Do The Evolution, Alive, Fuckin' Up (Neil Young), Yellow Ledbetter/Little Wing (Jimi Hendrix).


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