|
Home | Recensioni | News | Speciali | [ Live Reports ] | Etichetta | Negozio | Radio |
  | rock | metal | punk | indie | experimental | pop | elettronica |
|
FilaforumMilano22/06/2000Sono arrivato a Milano con la certezza di vedere un concerto peggiore rispetto a quello di Verona. I motivi erano sostanzialmente due: la scaletta (ineguagliabile) e l'acustica. Avevo sottovalutato l'energia. Già, perchè a Verona, a causa della lontananza dal palco l'energia si era un po' persa e sembrava quasi che Eddie e soci fossero quasi frutto della nostra immaginazione...una sorta di miraggio. A Milano no...loro erano lì...li vedevi bene in faccia...notavi che non sono più dei ragazzini, notavi le espressioni di Eddie, le smorfie di Stone, la pazzia di Mike. La scaletta di questo concerto era sbilanciata sul nuovo, splendido disco, quasi totalmente trascurato "No code" che sappiamo non essere certo il disco preferito da Eddie. L'inizio è una sorpresa: "Of the girl", che su disco è quasi una canzone di transizione, nella dimensione live acquista un nuovo significato...quasi quello di esorcizzare spiriti malvagi per la ricerca di una pura energia rock!! E infatti arriva "Corduroy" che non aspettavamo così presto. La folla preme ed è energica...energia che mancava nell'arena dove ognuno aveva il proprio posto. Ma se non siete resistenti è meglio che andiate sugli spalti..la scaletta prevede, infatti, una dietro l'altra "Grievance", "God's dice" e "Animal". I Pearl Jam ci concedono una pausa e arrivano "Given to fly", "Rival" e "Elderly woman"...muovetevi, saltate, divertitevi sembra il motto dei Pearl Jam e ricominciano con "Even flow" e "Not for you"...è di nuovo tempo di ballate ed ecco "Thin Air" e l'attesissima "Light years": ambedue di una bellezza unica...naturalmente, anche qui, "MFC", tributo di Eddie all'Italia, la magica "Present tense", e il momento più significativo della serata :"Daughter" dove il pubblico incanta Eddie (ATTENZIONE non il contrario) e lo porta a duettare con lui nel finale solitamente dedicato ad una cover...per ringraziare "i migliori cantanti al mondo" - come dirà Ed più tardi- la band attacca "Jeremy". Termina la prima parte dello show con la potentissima "Go". Quando la band rientra attacca "Nothingman"...una grandissima sorpresa anche perchè non è suonata spessissimo dal vivo, ma ancora meglio è "Sleight of hand". "Betterman" è iniziata dal solo Eddie e fa specie pensare che se la porta dietro dai tempi dei "Bad radio". Dopo "Wishlist" arriva il turno delle canzoni forti ed ecco "Insignificance", "Rearviewmirror" e "Do the evolution"...alla fine il pubblico non reagiva più, stremato dalla stanchezza e dal caldo. Ci penserà una inaspettata "Garden" a risvegliare gli animi...qualcuno chiede "Hunger strike" e Mike fa l'arpeggio iniziale e attacca "State of love and trust"...il bis termina con "Black".... La band è in vena di divertirsi, prova è che quando uno del pubblico lancia una palla sul palco Eddie si mette a giocare con Jeff (che parava col basso!!!). Questa sensazione si avverte nella terza parte del concerto: "Smile" (con Jeff e Stone che, come da rito, si scambiano gli strumenti) ma, soprattutto, "Rockin' in the free world" sono energia pura, segno che questo gruppo non ci abbandonerà mai... Dopo questa mini-tournee italiano mi aspetto di vederli al più presto...infondo i concerti italiani sono stati i più belli d'Europa. Concludendo, il concerto di Verona era per veri fan...hanno suonato outtakes, cover e ha improvvisato molto...quello di Milano era pura energia...due faccie della stessa medaglia...una medaglia di gran valore! Ah, ultima cosa...i Dismemberment plan hanno fatto abbastanza pena, suonando le loro canzoni più sperimentali e lasciando a casa quei gioiellini sentiti a Verona...mah.
|
Recensioni dei protagonisti del concerto:
LIVE REPORTS
|