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Transilvania MilanoMilano29/05/2005Che i Meshuggah fossero una realtà rispettatissima dai loro stessi colleghi, nonchè dalla cerchia di fans sempre più dilatata... si sapeva.
Che ad ogni disco sperimentassero soluzioni sonore d'avanguardia...pure.
Che la loro musica, soprattutto gli ultimi dischi, fosse suonabile dal vivo...beh, qualche dubbio l'avevamo.
Ma loro no. Quindi anche noi; dalla prima all'ultima nota tutto era chiarissimo. Totale assenza di sbavature, precisione chirurgica, un massacrante intreccio di riff e controtempi agilmente eseguiti, insistenti bassi perforanti, talmente cavernosi da impedire ai nostri corpi di scuotersi deliranti. No, non sto parlando dell'ultimo disco! Dal vivo sono ancora meglio!
E' stato uno show davvero intenso, da svenimento e allo stesso tempo euforizzante. L'energia che le nostre macchine da guerra hanno generato era così densa da potercisi aggrappare per rifornirsi. Gli Scarve hanno fatto il loro dovere, con folte chiome roteanti attorno a stilemi già sentiti ma gradevolissimi. Avrei preferito assistere a una breve performance del progetto solista del rispettatissimo Thordendal... ma credo sia improbabile una sua serata da primadonna indiscussa.
Il vero problema sorge quando si congedano dopo una scaletta spettacolare: da Nothing, "Stengah", "Rational Gaze", "Organic Shadows"; per poi ripercorrere gli antichi (ma sempre attualissimi) sudori irrequieti di Chaosphere ("New Millennium Cyanide Christ", "Sane") saldati siderurgicamente alle atmosfere inquiete e roboanti delle ultimissime uscite. L'approdo, naturalmente e come speravo....Future breed machine, il bignami della loro poetica e delle loro intenzioni primordiali. Peccato sia "già" finito.
Avete presente quei fumetti erotici giapponesi dove la donna, dopo aver subito violenza, si abbandona consenziente al suo stupratore? Bene; mi è capitato di abbandonarmi a quel bombarbamento sonoro, così straordinariamente vigoroso che si era impossessato di me con una tale (sana) prepotenza che...beh, nessuna possibilità di fuga. Per fortuna!
Il problema è che i Meshuggah mi hanno dato pressoché immediata assuefazione. Sentite anche voi il bisogno di rivederli assolutamente al più presto? Per quanto mi riguarda...Voglio soddisfare ancora questa mia piccola perversione, nata domenica sera: aver "paura" di qualcosa che... finisce per rivelarsi molto più spaventoso di quanto sperassi. E più insiste più mi attrae. Capita anche a voi ogni tanto? Amo troppo stupirmi e per loro stupire è naturale; i Meshuggah sono davvero una "exquisite machinery of torture"!
[Shizu]
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