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Rolling StoneMilano06/03/2005Dopo essermeli persi qua e là per lo stivale nel corso degli ultimi anni finalmente riesco a godermi i Mars Volta dal vivo. Sold Out già da giorni, il Rolling Stone si presenta come un inferno. Gente fuori alla ricerca di biglietti e gente dentro spiaccicata in ogni angolo nell'attesa che entri la band.
Ore 21.05 Inizia lo spettacolo. La band è formata da 7 (!!) elementi fra tastiere, effetti, fiati e percussioni, oltre ai classici basso, chitarra e batteria. L'acustica del Rolling Stone è molto buona. Mi ricordavo una situazione drammatica (un paio di anni fa) con disposizioni comunali rigidissime e quindi ho sempre cercato di evitare i concerti al suo interno, ma questa volta mi ha lasciato soddisfatto (senza, ovviamente, farmi gridare al miracolo).
La band rimane un grosso punto interrogativo: cosa fanno??
I primi due pezzi (quindi si parla di mezzora di musica) non mi hanno entusiasmato. Sarà che ero preoccupato a trovare una sistemazione decente in cui sentire e vedere bene, sarà che è un po' che non frequento concerti con un pubblico normale, sarà che ero distratto e basta ma la band mi sembrava alla ricerca di qualcosa che non arrivava. Improvvisazioni un po' vuote mi hanno fatto temere in un concerto orientato allo sbadiglio e al commento delle doti tecniche dei musicisti.
Pian pianino, però, la ricerca dà risultati spettacolari. Da "Roulette Dares" in poi la band risulterà in stato di grazia. La mascella arriverà a toccare il pavimento e ogni delirio risulterà assolutamente non fine a sè stesso ma diventerà un veicolo per traghettare il pubblico in emozioni simili all'orgasmo.
La band prende il meglio del prog/psych rock degli anni 70, in particolare Santana, Jethro Tull e King Crimson e lo ribalta come un calzino esattamente come una band hardcore parte con l'intento di distruggere i dinosauri del rock. Con la differenza che i Mars Volta li combattono sullo stesso piano, con le stesse armi.
Alla fine del concerto (2 ore e 10 minuti) ci si chiedeva come facesse Cedric a cantare in quel modo, dove avessero trovato quei musicisti, se Omar fosse un po' sopravvalutato rispetto al resto della band e tante altre cose. Ma un concerto che, oltre ad emozionare, facesse anche discutere così raramente l'ho visto.
Come ciliegina sulla torta, spettacolare il poster del sempre presente Malleus.
ecco una scaletta più o meno fedele:
1.DRUNKSHIP OF LANTERNS 2.CONCERTINA 3.ROULETTE DARES (THE HAUNT OF) 4.CYGNUS...VISMUND CYGNUS 5.TAKE THE VEIL CERPIN TAXT 6.THE WIDOW 7.CASSANDRA GEMINI
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Recensioni dei protagonisti del concerto:
LIVE REPORTS
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