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Green Storm Festival 2007Genova27/07/2007Greenstorm Festival. Ovvero la fusione fra "La Tempesta", marchio a cui gravita l'universo Tre Allegri Ragazzi Morti, e "Green Fog" il contraltare genovese con a capo i Meganoidi. Band che hanno fatto dell'autoproduzione e dell'indipendenza una ragione di vita, riuscendo ad arrivare a parlare ad un numeroso pubblico evitando facili scorciatoie. Addirittura, nel caso dei Meganoidi aumentando la dose di sperimentalismi cercando un pubblico più attento a suoni atipici che al ballo facile... ma partiamo dal principio.
Due palchi, una location magica (sotto la Lanterna, simbolo storico di Genova ma in quanto tale guardato con mistico distacco dalla popolazione) e una discreto carnet di gruppi. Data la contemporanea esibizione di due band alla volta decidiamo di farci un nostro piano di attacco. E il nostro piano inizia con i Temple Of Deimos giovane stoner band devota ai Queens Of The Stone Age dei primi tre album. Segnateveli nel caso Josh Homme non riesca più a farvi vibrare come un tempo. Successivamente tocca agli Stalker tra le cui fila militano membri dei disciolti Kafka, Ur e Alberto degli Ex-Otago qua in versione Jacob Bannon. Tra screaming selvaggio (Converge, Zao ma anche devoto di certo Black Metal) e tempi mammuth ma non troppo, la band sorprende i presenti ma da cui però vorremmo un approccio più mentale e meno "in your face". Tra gli applausi corriamo a vedere i We Were ONOFF classica formazione devota ad Albini, Shellac e Touch & Go. Bello l'uso del doppio basso, ma li ho trovati un po' troppo standard intrattenendo con piacere ma non scolvolgendo.
Il momento più atteso per il sottoscritto arriva giusto a metà con l'arrivo de Il Teatro Degli Orrori. Quando li ascoltai su disco li trovai interessanti ma rimasi deluso dal cambiamento rispetto ai One Dimensional Man di cui proseguono il discorso. In realtà è sempre un piacere sbagliarsi e sorprendersi di una band clamorosa. Canzoni finalmente tali, un suono annichilente e personaggi di indubbio carisma ed esperienza. Vedere Giulio Favero di nuovo sul palco con Pierpaolo è un'emozione da non sottovalutare, così come rivalutare la figura di Gionata dei SuperElastic Bubble Plastic, qua in una veste più credibile e a suo agio come chitarrista. Pierpaolo è un carismatico (e ubriachissimo) cantastorie, come un Nick Cave accompagnato dai Melvins. Noise di scuola Amphetamine Reptile, Touch & Go e primi anni 90. Ulcerante ma divertente e a tratti persino ballabile. Dopo il concerto il disco è in heavy rotation incessante. Sempre bello sbagliarsi....
Dopo di loro è il turno dei Tre Allegri Ragazzi Morti il cui culto sembra non spegnersi. Nuove e vecchie generazioni (ma sono solo passati 10 anni!) insieme a cantare Occhi Bassi e ad ascoltare con curiosità le nuove canzoni. Intrattenimento e divertimento con una goccia di malinconia come solo la band di Toffolo sa dare.
Headliner della serata i Meganoidi. Inutile parlare del loro passato. Quello che conta è adesso. Vedere il bassista Jacco con la maglia dei Grails aiuta a capire le coordinate della band. Post-rock cantautoriale sbilenco che più sbilenco non si può. La band è in forma ed emozionata ma è l'ennesima prova fra le tante affrontate duramente negli anni. Ma qua a Genova è diverso: è una sorta di presentazione agli amici del proprio operato. Per il pubblico presente era un "ciao come va? cosa hai fatto in tutti questi anni?", "guarda ho girato un po', ma ora sono entusiasta di questo progetto..ascolta.." e via di bocche spalancate nel riconoscere che alla fine ce l'hanno fatta. Sono emozionanti e strani, consci di avere tra le mani un prodotto che ha un senso artistico ma che li allontana definitivamente dai grandi numeri. Che forse è ciò che hanno sempre sognato... Finale con Un Approdo e Zeta Reticoli da applausi.
In realtà da quel momento iniziano i djset di Alioscia (Casino Royale) e Ninja (Subsonica) e pian pianino ci facciamo trascinare dalla stanca danza, vogliosi di partecipare fino all'ultimo all'evento più bello dell'estate genovese.
[Dale P.]
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Recensioni dei protagonisti del concerto:
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