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Spazio 211Torino24/03/2011foto di Redi Laloshi
Dopo i Kyuss, per continuare nel migliore dei modi, chi poteva essere piu' adatto, se non i Fu Manchu?! Con oltre vent'anni di "fuzz" sulle spalle e cambi di formazione, tra le cui fila, abbiamo visto passare Brant Bjork, la band californiana ritorna con: Bob Balch (chitarra), Brad Davis (basso), Scott Reeder, non quello, (batteria), e Scott Hill (voce/chitarra), unico componente rimasto della formazione iniziale.
Niente band di spalla in questa data allo Spazio 211, un po' di attesa e poi giu' con una scaletta di tredici pezzi, piu' un paio a richiesta del pubblico. Con un bel muro di suono, potente, ma non spropositato, come quello di gruppi quali Electric Wizard o Karma To Burn, i Fu Manchu hanno dato spettacolo. Energici e trasportanti, i riff ingrassati costantemente da un bel suono Fuzzoso, caratteristico della band, hanno intrattenuto piu' che degnamente, la massa di ragazzi pressanti accorsi per l'occasione.
Certo vedere i Fu Manchu non e' un evento particolarmente insolito, ma non avendoli ancora visti sono stata ben felice di essere presente. Da brava ragazza piccolina, ho assistito a tutto il concerto dalla prima fila, cosa fantastica, soprattutto in un locale come lo Spazio, che ha il palco basso; ed ho avuto modo di accertare i racconti, di chi prima di me ha avuto l' opportunità di assistere ad un loro concerto e che li descrivevano come una grande band dal vivo. Tutto vero!! In live sono davvero esplosivi!
Poche chiacchiere, e molta sostanza ma, soprattutto, guardando Scott Hill, sudare su quella chitarra, come se fosse l'ultimo concerto della sua vita, la cosa che mi ha colpito maggiormente, e' stata la passione e la voglia di spaccare tutto, che molti musicisti, magari piu' famosi, spesso e volentieri non dimostrano..
[Maria Martini]
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Recensioni dei protagonisti del concerto:
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