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Concerto Meshuggah - Lacuna Coil - Brutal Truth - Entombed - My Dying Bride del 14/07/2007



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Frozen Rock Festival

Marcon

14/07/2007

Ci sono dei momenti, nella nostra esistenza, in cui abbiamo la sensazione che niente di peggio potrà mai accaderci. Se siamo riusciti a sopravvivere a questo, null' altro per noi sarà più temibile. Cresciamo più forti grazie a esperienze uniche, che vorremmo si ripetesse. Beh, modestamente questa per noi era già la seconda volta sotto al palco dei Meshuggah. Ma chi se lo poteva immaginare un festival italiano con i compatrioti dei fondatori dell' IKEA come headliner? Questa è un'esperienza davvero inedita!

Finalemente la Regione Veneto ha avuto il suo riscatto in materia di festival, dopo la spietata sorte toccata all'Heineken Jammin' Festival. Qui la tempesta si è comunque manifestata, ed è stata una devastazione che tutti noi merdallari head - bangers ricorderemo.

E siamo grati agli organizzatori, che hanno preparato un evento dove le granate sonore increspatissime sparate dal palco riuscivano a dialogare pacificamente con l'atmosfera "lassosa" del punto ristoro simmetrico al campo di battagla. Un ampio tendone teneva al riparo dalla calura estiva i tavoloni. E' davvero insolito entrare a un festival metal e osservare la perizia con cui la comodità degli ospiti era ricercata: tendone antisismico/anti tornado, panchine e tavoloni da festa paesana, un menù ricco di leccornie strafritte e non, ma tutte generosamente malsane. Irresistibili. Per non parlare della birra, somministrata a fiumi a questo popolo di irriducibili creature nero vestite. Una cosa ancora più geniale? Il cartello: "cani al guinzaglio" affisso all'ingresso!!!

Molto apprezzata l' iniziativa del "meet and greet", che ci ha permesso di conoscere da vicino per qualche secondo i nostri beniamini... Eh già: vedere i nostri amati Meshuggah pascolare per la location con aria vagamente minacciosa e curiosa, come se fossero a una sagra di paese, ha lasciato in tutti noi un'immagine indimenticabile. Un ricordo insolito per un pubblico ancora stordito dall' asfissia: maledetto odore di pennarellone tossico, con cui i Nostri idoli hanno siglato biglietti e quant'altro!

In ogni caso, è inutile spiegare come è stata l'esibizione degli Headliner: tutti quelli a cui interessano sul serio, erano lì: per gli altri... non esistono scuse! E sapete cosa vi siete persi.

E noi che c'eravamo, abbiamo passato una splendida serata a fare head banging a velocità demenziali, scuotendoci mentre quei bestioni alimentavano le nostre difese immunitarie (indebolite dal junk-food) a mitragliate super potenti, iperdispari e incredibilmente...ballabili!!! Sotto al palco era come essere a un rave, con la differenza che coi Meshuggah non c'è assolutamente bisogno di rinforzi chimici. Sono loro stessi lo sballo più devastante.

Sono i principi del suono. Quello che continuano a fare, dopo più di 10 anni, è un continuo capolavoro. La cosa che ce li fa apprezzare maggiormente è il loro modo di essere: irrompono nelle nostre orecchie con insospettabile umiltà, un'impeccabile senso dell' ironia, tanta demenzialità. E tantissima forza d' urto. Impossibile distrarsi. Le loro sono qualità rarissime, da ammirare e prendere come una boccata d'aria fresca, in un mondo soffocato dal pavoneggiarsi di raccomandati schiavetti delle indagini di mercato.

Per noi, questi di Umea vanno oltre la rappresentazione di una squadra di fuoriclasse. La loro esistenza basta a rendere i nostri dei puri e per niente semplici...Super Eroi!

Ecco la scaletta...leccatevi i baffi....o le basette!!!

Soul Burn

The Mouth's licking what you've bled

Rational Gaze

Perpetual Black Second

Sane

Stengah

Pezzo di "In death is death"

New Millenium Cyanide Christ

Suffer in Truth

Future Breed Machine

[Shizu]

Anche se l'esibizione dei Meshuggah era l'evento clou della giornata, quello per cui molti hanno comprato il biglietto o si sono mossi da ogni parte d'Italia, non dobbiamo trascurare le altre band del cartellone.

Il primo concerto che seguiamo attentamente è quello degli Entombed, dopo aver ascoltato distrattamente Schizo e Disillusion. Non a caso la band si dimostra una macchina tritasassi offrendo uno show divertente ma potente, efficace nello scaldare il pubblico offrendogli brani sparsi da tutta la discografia. La band è in forma, notevolmente eccitata dalla situazione. Per il sottoscritto dopo i Meshuggah è stato il concerto più riuscito.

Dopo di loro è il turno della reunion dei Brutal Truth. Rivedere sullo stesso palco Dan Lilker e Kevin Sharp è un'emozione unica. Si torna agli anni 90, al delirio sperimentale ma ignorante di coloro che possono vantarsi di essere nel Guiness dei Primati per il videoclip più corto della storia (2 secondi e 18: "Collateral Damage"). Un esibizione senza freni, che spazia per tutte le sonorità sbilenche della band non rinunciando a far divertire il pubblico. Certamente un concerto "strano" ma che sarebbe stato un delitto perdersi.

Invece ci perdiamo volentieri il goticume metalloso dei My Dying Bride. Una pantomima squallida che remixa i Joy Division con i Cradle Of Filth.

Ero curioso di vedermi i Lacuna Coil per vedere come li avrebbe accolti il pubblico. Qualche bottiglia, zero applausi, urla inneggianti ai Meshuggah non hanno distratto la band dal proporre uno show validissimo, teso ma di grande impatto. Ottima la scaletta, tanto da sembrare un greatest hits e devastanti i suoni provenienti dal palco. Peccato che nessuno li voglia ascoltare, rei di un songwriting formato da giri di accordi e 4/4. C'è di peggio (i My Dying Bride senza andare troppo lontano) anche se la simpatia di Cristina e Andrea non è pervenuta. La band è incanalata negli stereotipi americani ed è giusto che lì rimanga. Saremo chiusi di mente noi o coprofagi gli yankee? A togliere ogni dubbio ci pensano i Meshuggah regalando una performance che non lascia dubbi: questa è la musica che ci piace. Eccome...

[Dale P.]


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