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Teatro Della ConcordiaVenaria Reale28/04/2006Non sapevo cosa aspettarmi dalla Big Band. Ascoltando il Millenium Monsterwork non si capisce chi suona cosa, quanta gente è sul palco, che aggeggi hanno in mano i musicisti. Ecco perchè era d'obbligo esserci.
Arriviamo mentre gli Zu stanno suonando. Abituato a vederli in contesti micro e di fortuna, è abbastanza strano sentirli uscire dall'impianto con un suono così "power". Loro sono comunque a loro agio e destrutturano come al loro solito. Incredibile come riescano sempre a mantenere la sorpresa della prima volta. E mentre senti salire l'orgasmo sale sul palco Patton, per quella collaborazione che ti aspetti ma non capisci come mai non si fosse mai realizzata. Il buon Mike, da galantuomo, maltratta il microfono senza rubare la scena al trio.
Ma il bello deve ancora arrivare. Dopo i romani, sul palco sale il gotha del mondo musicale mondiale. I miei due batteristi preferiti sullo stesso palco, uno affianco all'altro; King Buzzo, un uomo per cui prima o poi organizzerò una raccolta firme per dedicargli una statua, che si erge potente e demenziale, sembra un imperatore che si circonda dei fedeli servitori. Davanti Mike, il giullare di corte. Affianco un chitarrista nerd tra Bill Gates e Graham Coxon. Apparentemente inutile ma capace di rubare la scena ai pesi massimi con trovate da vero esperto noisemaker. Dal nulla lo ritroveremo a saltare per il palco con un filo di rame attaccato all'amplificazione a fare un casino inenarrabile, o a maltrattare il basso con strani aggeggi.
Mike, dal canto suo, si erge come direttore d'orchestra, manovrando come burattini (o facendo finta di farlo) i valenti musicisti.
La scaletta è composta da brani di Fantomas e tanti ripescaggi dalla sterminata discografia dei Melvins, compresa la mitica ninna nanna alla Alvin inclusa in Stag. Spesso il concerto è sembrato un jukebox impazzito, saltando di brano in brano senza soluzione di continuità. Ma anche questa è destrutturazione.
Un grande, grandissimo concerto, con picchi di noise estremo, genio beffardo e classicità. Anche se vedere Mike cantare i brani dei Melvins mi faceva stare male...
Ah, sì, Patton ha fatto lo scemo come al suo solito. Protagonista una macchina del caffè (da cui però speravo uscisse rumore) e il solito pubblico ignorante ma comunque divertente.
Però la prossima volta mi aspetto un concerto separato.
[Dale P.]
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Recensioni dei protagonisti del concerto:
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