|
Home | Recensioni | News | Speciali | [ Live Reports ] | Etichetta | Negozio | Radio |
  | rock | metal | punk | indie | experimental | pop | elettronica |
|
1°MaggioGenova01/05/2004Pensavo di trovare un sacco di gente venuta apposta per vedere il nuovo palazzetto dello sport di Genova, il Mazda Palace della Fiumara, a quanto pare con la miglior acustica d'Italia. Pensavo anche di trovare la solita retorica da 1° Maggio. Soprattutto credevo di vedere dei mini-concerti stile Roma. Niente di tutto questo. Ok, l'acustica è realmente la migliore che possiate trovare. Ma la gente era venuta per i concerti (e ora chi glielo spiega ai promoter che fare eventi live a Genova non rende??) e soprattutto con una convinzione politica: fanno tutti schifo molto più a destra che a sinistra ma il popolo è ugualmente contro tutti. Il pericolo numero uno non è Bin Laden, nè Saddam, nè l'Iraq o l'Afghanistan. Si chiama Berlusconi e ha imposto 20 minuti di differita per la programmazione televisiva (ma fosse "solo" questo...).
Arrivo in tempo per gustarmi Elio e Le Storie Tese. Inizio prog con richiami ai Jetro Tull e alla PFM (che a Roma stava omaggiando De Andrè) e una scaletta letteralmente da urlo. Da urlo, ovviamente per quelli che vogliono vedere la band suonare perchè, tanto, il Pippero, i Servi della gleba e La terra dei Cachi le abbiamo già sentite miliardi di volte. Vengono ripescati brani incredibili che sembravano sepolti dal tempo. Merito del fatto che la band sta registrando il concerto e, con spirito imprenditoriale, varia scaletta ogni sera per far impazzire il collezionista. Alla fine arriva Shpalman e il pubblico è felice ma pochi si renderanno conto di aver visto dei mostri di bravura e tecnica da far impallidire le band anni 70.
A questo punto è ora di cena e cerchiamo di scappare dall'inferno del Mazda Palace (una sola uscita??). Dopo una veloce pizza corriamo a vedere Vinicio Capossela. Peccato che ci siano ancora un paio di cantautori di poco conto. Dispiace solo aver perso Roy Paci con gli Aretuska.
Per le 22 inizia Vinicio Capossela. Un inizio di concerto un pochino incerto e retorico. Ma poi succede qualcosa: uno splendido vecchietto (vogliate perdonarmi ma non ricordo il nome) inizia a recitare canti da operaio, di vita reale, di povertà e tristezza, di sottomissione e orgoglio. Bhè, appalausi. Avrà avuto anche 90 anni ma era capace di toccare certe corde che tanti, troppi non riescono. Vinicio affianco lo guarda e sorride come quando si porta nella compagnia un nuovo personaggio che molto presto diventerà amico di tutti. Dopo questo momento di alta scuola (la musica c'entra poco bisogna guardare oltre) Vinicio riprende in possesso del palco e sovrasta come un maestro con la sua classe. Per gli scettici dico solo che Capossela và visto.
Subito dopo sale sul palco Max Gazzè. Se per i primi momenti non capivo questa scelta, pian pianino, ho apprezzato questo cantautore, spesso inserito in un filone stupidamente pop/sanremese. Modestia e bravura (per quanto la band non fosse esattamente il massimo) hanno incantato gli spettatori. Un momento altissimo è stata l'esecuzione di uno suo famosissimo brano in stile Warp.
Praticamente non c'è cambio di palco (e neanche di band) e sale l'headliner Daniele Silvestri. Bravissimo nel parlare di politica avendo idee lucidissime assolutamente non retoriche. Dovrebbero imparare in molti da lui. Ottimo dal punto di vista musicale. Incanta e fa ballare, fa pensare e urlare. Silvestri è uno vero, può non piacere la musica ma lui ci crede e non è poco.
Gran finale con Max Gazzè a cazzeggiare sul palco per far andare via lentamente il numerosissimo pubblico.
1° Maggio splendido. Spero che faccia capire ai promoter e alle istituzioni che per attirare gente non ci vogliono i grandi nomi ma grandi idee.
[Dale P.]
|
Recensioni dei protagonisti del concerto:
LIVE REPORTS
|