Alla faccia dei parrucconi che davano per spacciato il rock. Alla faccia di quelli che pensano che il rock attuale siano i Greta Van Fleet. Alla faccia di quelli che pensano che il nuovo post-punk sia solo musica per fighetti. Alla faccia di tutti loro ascoltatevi gli Squid, nuova sensazione proveniente da Brighton. Figli del math rock anni 90 e del punk-funk primi 2000, gli Squid mescolano le carte con un approccio non troppo dissimile dai contemporanei Black Country New Road e Black Midi. Approccio che si può riassumere con il termine "qualità". Punk-funk anni 2000 che è ovviamente debitore del post-punk funkettoso dei primi anni 80: Gang Of Four, Wire, This Heat, Pil. Come loro rimasticano ogni cosa possibile deviando la forma canzone verso lidi a loro congeniali. Ma con quel suono moderno che rimanda agli LCD Soundystem e tutta la scena che gravitava intorno alla DFA. Moderno, per modo di dire dato che sono passati già vent'anni da quel periodo d'oro. A far quadrare il tutto c'è il guru Dan Carey, vero re mida delle produzioni di questo tipo.
Se siete già stati conquistati da Black Country New Road, Black Midi, Dry Cleaning, Really From aggiungete questo disco alla lista senza pensarci due volte. Preferite il versante più rock di Viagra Boys, Idles, Shame, Fontaines DC? Spulciate il disco e troverete comunque qualcosa di apprezzabile.
Fra i dischi del 2021 senza nessun dubbio.
[Dale P.]
Canzoni significative: Narrator, Paddling.
|