Mantar è un duo tedesco che si fece notare nel 2014 con il debutto "Death By Burning" uscito per Svart in cui venivano mescolati black metal, sludge, punk, noise rock come una versione più grezza dei Black Cobra.
Dopo due album pubblicati per Nuclear Blast, non proprio l'etichetta giusta per loro, si autoproducono "Grungetown Hooligans II" disco di cover di Babes In Toyland, L7, 7 Year Bitch, Sonic Youth, Jesus Lizard, Mudhoney e Mazzy Star.
Se può sembrare strano che una band con un certo tipo di sound possa approcciarsi seriamente con l'alternative rock anni 90 non dimenticate che grunge, riot grrrls e noise rock hanno una base ruvida, sporca, rumorosa e ulcerosa tanto quanto certo heavy metal, se non di più.
In più i Mantar, subito dopo la guerra fredda, scoprirono e amarono queste band da adolescenti ribelli grazie al loro sound aggressivo e all'attitudine senza compromessi. E' forse vietato amare grunge e black metal?
Finalmente, dopo il pregevole lavoro dei Thou con le cover dei Nirvana, il "grunge sound" viene sviscerato nella sua attitudine più sincera e punk con dei suoni heavy e ribassati. Innanzi tutto stupisce la scelta di parecchie cover di band "riot" come L7, Babes in Toyland e, soprattutto, 7 Year Bitch la cui splendida "Knot" è forse l'apice del disco. Mentre "Puss" dei Jesus Lizard è una scelta abbastanza scontata, "100%" dei Sonic Youth è decisamente eccitante e "Ghost Highway" sorprendente. "Who You Drivin' Now" è un'altra scelta particolare essendo un brano minore dei Mudhoney.
In sintesi se amate queste band e i Mantar (come il sottoscritto) è un acquisto obbligatorio, altrimenti sarebbe meglio rivedere i vostri gusti. Mettetevi la camicia di flanella e godetevi questa bellissima raccolta!
[Dale P.]
Canzoni significative: Knot, 100%, Bruise Violet.
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