Finalmente anche questi anni hanno il gruppo rock di riferimento. Sembrava una speranza ormai persa, schiacciata da rap, trap, elettronica, buonismo e chitarrine delicate. Gli inglesi Idles sono entrati nel mondo rock a gamba tesa con l'ottimo esordio "Brutalism" che ha conquistato immediatamente gli ascoltatori più "avanti". "Joy As An Act Of Resistance" ha preso piede passo dopo passo, complici videoclip irresistibili ed esibizioni virali nei format youtube più gettonati. Sembra la gavetta più normale del mondo ma in di questi tempi è una grossa novità.
La cosa più strana è che il nome più vicino al sound degli Idles sono forse i Jesus Lizard, una band che non ha sfiorato il successo neanche quando fecero uno split con i Nirvana. E non si può certo dire che avessero un frontman meno carismatico di Joe Talbot, diventato con grande soddisfazione la faccia più vendibile fra i giovani "ribelli" inglesi. E la stampa inglese si è risvegliata dal torpore mettendoli contro Sleaford Mods e The Fat White Family.
"Ultra Mono" è una conferma, la band sgarra poco dal tipico sound post-punk/noise rock (giusto "Grounds" strizza l'occhio a certa wave elettronica) fatto di chitarre taglienti e riff rumorosi, la voce di Talbot è sia graffiante che melodicamente accattivante, in grado di regalare anthem ai giovani arrabbiati (ma non così tanto da ascoltare death metal). Un perfetto disco "alternative rock" da far ascoltare agli amici più "pop" cercando di convertirli, adatto a grandi e piccini.
[Dale P.]
Canzoni significative: Mr Motivator, War.
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