Florence Shaw ha carisma: è riuscita ad attirare gli ascoltatori grazie a performance magnetiche e incantevoli, trasmesse dai sempre puntuali format di streaming su youtube. Due EP nel loro carnet (uno in cassetta, l'altro esclusivamente digitale) e nel giro di poco sono riusciti a spuntare un contratto con la sempre influente 4AD. Si attivano quindi inevitabilemte tante antenne curiose di capire se i Dry Cleaning saranno un flop artistico o meno. Alla produzione dell'album d'esordio viene chiamato John Parish, ovvero colui che ha portato PJ Harvey nei salotti buoni. Una manciata di videoclip curiosi e il gioco è fatto: il disco è sold out ancora prima di arrivare nei negozi.
Certo il recente hype del post-punk porta un po' tutti a cercare i nuovi "Idles", ovvero la prossima band chitarristica che farà il botto. E' anche vero che i dischi di quel "giro" che escono ultimamente hanno una qualità notevole e sarebbe un peccato ignorarli solo per snobismo.
Come suona "New Long Leg"? Facile e difficile dirlo. Facile perchè fondamentalmente è spoken word sopra a un tappeto noise rock. Difficile perchè con una formula reiterata per 10 brani e 41 minuti, si corre il rischio di fare paragoni che non mettono completamente a fuoco il progetto. A me sono venuti in mente i Sonic Youth di Evol, quelli ancora sospesi tra il noise rock e la nowave, come se alla voce ci fosse una Kim Gordon persa in un flusso di coscienza distante. E' vero che si possono ricercare influenze ancora più indietro: nel minimalismo krauto dei Suicide o, addirittura, nell'attitudine arty alla Lydia Lunch. Senza citare ovviamente Patti Smith. E' quindi un sound new yorkese? No. In qualche modo suona "pop" come solo gli inglesi riescono con naturalezza anche quando fanno gli stravaganti.
Però è proprio la distanza della voce di Florence a creare sia curiosità che rigetto. Messa in primo piano nel mix (scelta discutible ma comprensibile) risulta quasi una Kate Tempest ombrosa o una Billy Nomates senza soul.
Gli EP erano meglio? Indubbiamente mostravano una varietà maggiore e una coesione fra band e "cantante" più fluida. Ma questo è come vogliono proporsi ora, bene o male.
"New Long Leg" poteva essere meglio ma è comunque un disco originale che merita più di un ascolto: vedremo se la band farà mosse sensate in futuro o si chiuderà in un vicolo cieco.
[Dale P.]
Canzoni significative: Her Hippo, Scratchcard Lanyard.
|