Nel 1990 il rapper Ice-T e il chitarrista Ernie Cunnigan formarono i Body Count, una delle band di crossover metal/hiphop più potenti del periodo: coniugando con grande efficacia riff heavy metal e un linguaggio da strada si fecero notare grazie a brani di denuncia piuttosto espliciti. "Cop Killer" fu addirittura bannata e divenne un tormentone immancabile nei concerti della band. La loro carriera durò il tempo di due album: l'omonimo del 1992 e "Born Dead" del 1994, lasciando spazio al nascente nu-metal, di cui i Body Count sono indiscutibilmente tra i padri fondatori, e all'hardcore rap. La recente reunion è stata inizialmente accolta con sorrisi e diffidenza ma ha via via conquistato vecchi e nuovi ascoltatori con dischi sempre più a fuoco. "Carnivore" è un centro pieno: canzoni ispirate, grintose e orecchiabili. Gli ospiti sono moderati il giusto (Jamey Jasta, Amy Lee e Riley Gale) e funzionali alla canzone, il riffing bello spesso, non commerciale nè grossolano.
Probabilmente pochi oggi sono disposti ad ammettere di aver amato il crossover/numetal ma "Carnivore" potrebbe aiutare a far pace con il genere.
[Dale P.]
Canzoni significative: No Remorse, Bum-Rush, When I'm Gone.
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