Il produttore Dan Carey è una vecchia volpe. Il suo nome appare sia in dischi pop, sia in lavori più sofisticati e di nicchia. E' il titolare della Speedy Wunderground da cui sono passati, tra i tanti, Kate Tempest, Black Midi, Squid e Black Country, New Road. Ha orecchio e ci sa fare come talent scout, indubbiamente.
Black Country, New Road erano già chiacchieratissimi da svariati mesi e praticamente quattro dei sei pezzi presenti in "For The First Time" erano già stati pubblicati in anteprima. Poco importa, tanto di questi tempi il disco è giusto la consacrazione: da anni le etichette grosse ragionano in termini di singoli in streaming. E Ninja Tune non fa eccezione.
C'è da dire che, pur essendo un disco nato sfilacciato e per certi versi già masticato, l'hype non è stato ingiustificato. Per essere giovanissimi, i sette londinesi (a vedere le foto promozionali sembra più una classe di studenti) maneggiano il genere meglio di tante band d'epoca. Quale epoca? Direi il post-rock che sta tra l'inizio degli anni 90 degli Slint e le band post-rock-jazz-elettroniche di Chicago di metà di quel decennio. Tortoise, June Of 44, per dire due nomi a caso.
Quello però è il punto di partenza, poi in mezzo i Black Country, New Road ci infilano un po' di tutto. Dall'irruenza post-punk alla Idles (con tanto di canto parlato polemico) alle stramberie dance non troppo lontane dai Battles.
Come accadde con i Black Midi sono troppo belli per essere veri. Come per i Black Midi faccio spallucce e me li ascolto. Spoiler: sarà nelle liste di fine anno.
[Dale P.]
Canzoni significative: Athens, France, Science Fair.
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